Il Punto di Don Simonetti |
Sanremo e dintorni
/
Societa
/

Vale anche per noi l’espressione: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”

31 marzo 2012 | 05:00
Share0
Vale anche per noi l’espressione: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”

La presunzione, nemica della verità, è una cattiva consigliera che distoglie l’uomo dal raggiungere la reale conoscenza di se stesso, ponendolo così su di una china pericolosa

Mi ha sempre impressionato la volubilità dell’uomo capace di passare, con estrema disinvoltura, da un’opinione, da un’idea ad un’altra, anche diametralmente opposta. In modo particolare questo sentimento si rinnova nella Settimana Santa, quando nelle chiese con la proclamazione del Vangelo della Passione sono ricordati gli eventi degli ultimi giorni di Gesù segnati dal deplorevole comportamento della folla che, nell’arco di pochi giorni, passa dall’acclamazione “osanna” all’ urlo “crucifige”, senza poi dimenticare il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro, nonché l’abbandono, ad eccezione di Giovanni, da parte degli altri apostoli, considerati amici e, come tali, trattati da Gesù. Sono fatti che inducono, più che a giudicare gli altri, a riflettere sulla nostra relazione con il Signore, ben lontano dal ritenerci immuni da simili comportamenti. La presunzione, nemica della verità, è una cattiva consigliera che distoglie l’uomo dal raggiungere la reale conoscenza di se stesso, ponendolo così su di  una china pericolosa. Tutti possiamo far parte della grande schiera dei voltagabbana, cioè di quelle persone che, pur di preservare il proprio interesse, cambiano rapidamente schierandosi per il campo opposto, alla stregua di banderuole che si dispongono a seconda della direzione dei venti. Riflettere sulle scelte e sulle azioni umane che hanno causato l’atroce passione e morte in croce del Signore, come ci sollecita a fare la liturgia della Settimana Santa, è molto importante per vincere ogni forma di presunzione e per essere consapevoli della necessità dell’aiuto del Signore a sostegno e a garanzia della perseveranza nella fedeltà, sempre impegnati a resistere e ad opporsi ad ogni opportunismo. Vale anche per noi l’espressione: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”, rivolta agli apostoli da Gesù, rattristato e rammaricato, perché non erano stati in grado di “vegliare neppure un’ora” con Lui. 

In allegato "Il Punto" in formato audio