Servalli e Dal Mut sulla mancata giunta tecnica di Strescino e sulle possibili dimissioni del Pdl

Il tragicomico esito del tentativo del sindaco Strescino di rilanciare il suo mandato svela, ove ce ne fosse ancora bisogno, che la partita giocata in questi giorni in Comune si è basata principalmente su logiche ed interessi di potere interne al PDL e al centro destra Imperiese.

Alla improvvisa consapevolezza del sindaco della gravità della situazione della vicenda del porto turistico (manifestata pubblicamente solo dopo l’incontro con gli inquirenti in procura) ma che le opposizioni, derise e dileggiate, denunciavano da anni, non ha fatto sorgere in capo al primo cittadino l’effettiva esigenza di compiere con urgenza gli atti fondamentali a tutela dell’interesse della comunità cittadina. Non ha ritenuto infatti di procedere con la rapida convocazione di un consiglio comunale ove approvare una delibera di indirizzo per agire contro gli autori, a leggere gli atti della procura, della "più grande truffa del mediterraneo" (delibera per la quale tutte le opposizioni si erano rese disponibili e pronte) ma ha tentato, con l’azzeramento della giunta precedente e la costituzione di una "tecnica", di rilanciare il proprio mandato, gettandosi a capofitto ad uno scontro finale interno al PDL.

I frenetici incontri e contatti di questi giorni con l’onorevole Minasso e altre forze moderate della città hanno infatti rappresentato chiaramente l’obiettivo del sindaco, ovvero rimanere in sella per portare avanti ancora qualche mese (almeno sino al 2013) il suo mandato per costituire una testa di ponte politica in vista della ricomposizione del centro destra italiano. La rabbiosa reazione del PDL Scajolano sembra tuttavia aver tagliato le gambe a tale progetto.

Quanto al PDL Scajolano nessuna sorpresa. La parola d’ordine è negare l’evidenza (in linea con la vicenda dei posti barca scontati "a insaputa" della famiglia dell’ex ministro) e tentare in ogni modo di bloccare le iniziative che possano sottoporre alla responsabilità che gli competono il "capo" ed i suoi fedelissimi a danno della città.
Il PDL (a mezzo delle dimissioni in massa dei propri consiglieri con il conseguente possibile scioglimento anticipato dell’intero consiglio) vuole infatti a tutti i costi impedire che si tenga il consiglio comunale sul porto e che venga approvata una delibera che porti il comune a costituirsi parte civile contro Caltagirone e che richieda l’avvio di azione di reponsabilità civile contro gli amministratori e gli imprenditori sotto inchiesta. Come dargli torto visto che è forte l’impressione che il proseguio delle indagini porti a comprendere in tale elenco anche al livello politico.

Il risultato di tali comportamenti risulta ancora una volta contro gli interessi della città che rischiano, speriamo per l’ultima volta, di venire piegati all’interesse di una classe politica arrogante e fallimentare.

Sinistra Ecologia Libertà di Imperia e la lista Sinistra per Imperia lanciano quindi una sfida ai componenti del consiglio comunale della ex maggioranza ed al sindaco Strescino. Cessino ogni atto che possa determinare lo scioglimento immediato del consiglio comunale ed affrontino davanti alla città nel consiglio convocato per il 12 aprile, una discussione pubblica sulla vicenda assumendosi le conseguenti responsabilità sulle scelte urgenti da compiere a tutela della città.
Subito dopo invitiamo il sindaco Strescino a compiere un ultimo atto di dignità verso Imperia, le dimissioni.

Mauro Servalli – Coordinatore Circolo Sinistra Ecologia Libertà Imperia
Dario Dal Mut – Gruppo Consiliare "La Sinistra per Imperia"