Riforma mercato del lavoro, la Fisascat commenta l’andamento del confronto governo-parti sociali

“Le nostre perplessità permangono invece sul nodo cruciale delle risorse da destinare al nuovo sistema di ammortizzatori sociali ipotizzato dal ministro del Welfare Elsa Fornero” afferma il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri
“L’apprendistato come tipologia contrattuale privilegiata nelle forme di ingresso al lavoro ci trova assolutamente favorevoli avendo già recepito la normativa in alcuni dei contratti nazionali recentemente rinnovati nel terziario privato a cominciare dal contratto per i dipendenti del settore studi professionali, comparto in espansione che potrebbe favorire nuovi scenari occupazionali soprattutto tra le giovani generazioni. Le nostre perplessità permangono invece sul nodo cruciale delle risorse da destinare al nuovo sistema di ammortizzatori sociali ipotizzato dal ministro del Welfare Elsa Fornero – così il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri ha commentato a Mattina Cisl – la trasmissione che apre la programmazione quotidiana di Labor Tv, la tv web della Cisl oggi al debutto sul canale 282 del digitale terrestre – gli sviluppi del confronto Governo/Parti Sociali sulla riforma del Mercato del Lavoro – Nei settori polverizzati del terziario privato il ricorso ad un sistema mutualistico-bilaterale potrebbe garantire la compartecipazione ai capitoli di spesa imputabili al sostegno al reddito e la contrattazione, in questo senso, potrebbe intervenire per rendere strutturale il sistema degli ammortizzatori sociali per quei settori da sempre esclusi dai trattamenti ordinari, ossia le piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi che in questi anni hanno risentito della crisi dei mercati e dei consumi con inevitabili ricadute occupazionali”.
“Il sistema della bilateralità e dei fondi interprofessionali potrà dare un sostanziale contributo al sostegno al reddito – ha aggiunto il segretario organizzativo della categoria cislina Rosetta Raso eletta ieri alla vice presidenza del fondo interprofessionale per la formazione continua per i dipendenti degli studi professionali Fondoprofessioni – La bilateralità ed i fondi interprofessionali potranno anche intervenire nella realizzazione di politiche attive per il lavoro a cominciare dall’avvio di percorsi di formazione più moderni e on the job finalizzati non solo alla reale integrazione nei posti di lavoro e ad una qualificazione professionale che sappia rispondere efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro, ma anche a favorire una nuova occupabilità ai tanti lavoratori ed alle lavoratrici coinvolti dai processi di mobilità ai quali è urgente offrire al più presto nuove possibilità lavorative”.