Rifondazione Comunista ha fatto da stampella alla maggioranza, dicono al FLI

In ringraziamento l’unica pratica proposta dalla minoranza non è stata discusssa per la mancanza del numero legale
In riferimento alla circostanza, da più parti sottolineata, che ieri sera ha portato Rifondazione Comunista a non condividere con gli altri partiti di minoranza la scelta politica di non rispondere al primo appello e così sottolineare come la maggioranza non fosse in grado di garantire il numero legale, non posso che rilevare come sia singolare che proprio Rifondazione Comunista abbia voluto fare da “stampella” alla ormai sempre più traballante e confusa maggioranza che regge il Comune di Imperia.
Si è persa un’occasione, non per far “saltare” il Consiglio Comunale, atteso che, con tutta evidenza, la minoranza avrebbe comunque risposto al secondo appello, ma di evidenziare, una volta di più, come una maggioranza che, ad inizio legislatura, era di ben 28 consiglieri (sindaco compreso), su 41, oggi non sia più nemmeno in grado di mantenere il numero legale ad inizio seduta.
Crisi politica? Negligenza, menefreghismo o superficialità? Saranno i prossimi mesi a dirlo.
Peraltro, conoscendo la persona, sono convinto che il Prof. Indulgenza sia stato mosso da buone intenzioni, ossia evitare che non si discutesse una pratica di cui era promotore ed a cui giustamente teneva; pratica che, per ripagarlo adeguatamente, la maggioranza non ha comunque discusso, facendo mancare lei il numero legale dopo aver discusso le uniche pratiche che le interessavano, come giusta ricompensa e premio per il profilo “istituzionale” di Rifondazione Comunista.
Mi piacerebbe solo sapere chi è quel genio che, nella maggioranza, ha fatto questa scelta di umiliare chi, poco prima, le aveva evitato un’umiliazione.
Un altro segno dei tempi.
Giuseppe Fossati
Capogruppo FLI