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Marco Scajola porta la questione della ricollocazione Hospice in Consiglio regionale

6 marzo 2012 | 20:08
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Marco Scajola porta la questione della ricollocazione Hospice in Consiglio regionale

“Per colpa di una Sanità che è stata gestita in maniera politica e genovacentrica da parte del centro sinistra, il nostro territorio si trova per l’ennesima volta a dover subire le conseguenze negative di una problematicità causata da altri”

“La Sanità imperiese ancora una volta si trova penalizzata dalle scelte imposte dalla Giunta Burlando”. Lo dichiara il Consigliere Regionale del Pdl Marco Scajola che spiega: “la Regione Liguria si deve impegnare a pagare con risorse proprie quella che sarà la nuova collocazione dell’Hospice senza gravare sul bilancio dell’Asl 1 imperiese”.

Scajola che dichiara di voler portare la questione in Consiglio regionale inserendola nell’agenda delle priorità da affrontare prosegue:  “per colpa di una Sanità che in questi anni è stata gestita in maniera politica e genovacentrica da parte del centro sinistra, il nostro territorio si trova per l’ennesima volta a dover subire le conseguenze negative di una problematicità causata da altri. Si parla molto della vendita del Barellai per risanare i conti in rosso della sanità ligure, spiace dover denunciare però che questi conti in rosso sono stati causati da altri, ma per comodità politica di Burlando e soci, il conto lo dobbiamo pagare noi ad Imperia”.

“Tutti oramai sanno – continua l’esponente del Pdl – che in questa Regione mentre le Asl, in primis la nostra, cercano di far quadrare i bilanci garantendo il miglior servizio ai propri concittadini, a Genova la Asl 3 è da anni causa di sprechi e di favoritismi politici vergognosi. Questo non è mai stato combattuto da Burlando e Montaldo ma semmai causato proprio dalle loro scelte. Ne sono una prova due delibere, una dell’Asl 1 imperiese e l’altra dall’Asl 3 genovese, approvate lo stesso giorno di fine dicembre 2011. Nel documento dell’Asl 1 si dava mandato alla vendita del Barellai, in quello dell’Asl 3 invece si rinunciava all’alienazione di una struttura di Genova Quarto, l’ex ospedale psichiatrico. Questo fatto dimostra, ancora una volta,  come la Regione tratti in maniera diversa i territori. Infatti mentre all’Asl 3, che come ho detto è una delle cause del buco della sanità ligure, viene permesso di non vendere i propri beni per contribuire a risanare una situazione drammatica nella quale è totalmente coinvolta. Dall’altra parte l’Azienda Sanitaria imperiese, che è sempre stata la più attenta nella gestione delle risorse economiche, è costretta a vendere una struttura importante come il Barellai e da questa vendita il nostro territorio non ne avrà alcun beneficio”.

Marco Scajola infine conclude: “Nello specifico per quanto riguarda il destino dell’hospice, servizio di eccellenza fino ad oggi ospitato proprio al Barellai, chiediamo con forza che venga trovata nel più breve tempo possibile una collocazione adeguata e che le spese necessarie siano totalmente a carico della Regione Liguria e non vadano a gravare sul bilancio dell’Asl 1 rischiando di causare un effetto domino del quale poi ne pagherebbero le conseguenze i nostri concittadini”.