l’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha ripreso la sua attività istituzionale dopo la pausa festivaliera

2 marzo 2012 | 07:00
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l’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha ripreso la sua attività istituzionale dopo la pausa festivaliera

Oggi pomeriggio però si è tornati a fare i “seri” con due classicissime sinfonie, la n 1 (D 82) di Franz Schubert e la n 41, K 551 ‘Jupiter’ di Wolfgang Amadeus Mozart che si pongono agli estremi della maturità dei due compositori

Davanti ad un pubblico numeroso l’Orchestra Sinfonica di Sanremo ha ripreso la sua attività istituzionale dopo la sbornia festivaliera che l’ha vista prima in assoluto nei sondaggi di gradimento della manifestazione. Oggi pomeriggio però si è tornati a fare i "seri" con due classicissime sinfonie, la n 1 (D 82) di Franz Schubert e la n 41, K 551 ‘Jupiter’ di Wolfgang Amadeus Mozart che si pongono agli estremi della maturità dei due compositori, infatti Schubert scrisse questa sua prima sinfonia a 16 anni, nel 1813, mentre per Mozart si tratta dell’ultima sinfonia e insieme, una delle sue opere più ricche per l’elaborazione dei temi e per la complessità della costruzione.

Francesco Pasqualetti, direttore che abbiamo già ascoltato a Sanremo nel settembre scorso, sorto dall’Accademia Chigiana sotto la guida di Gianluigi Gelmetti, ha affrontato con bello slancio e gesto autorevole le simmetrie limpide del giovane Schubert, che guardano apertamente alle esperienze beethoveniane, mentre ha dato una lucida lettura della complessità della Jupiter, che culmina nell’intreccio serrato del fugato a cinque temi del finale. L’orchestra lo ha assecondato con suono pieno e morbido. Grande soddisfazione del pubblico.

P.S.