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La sinistra chiede la testa del sindaco Strescino e organizza una manifestazione il 7 aprile

29 marzo 2012 | 15:55
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La sinistra chiede la testa del sindaco Strescino e organizza una manifestazione il 7 aprile

L’obiettivo è quello di informare la città sulla bufera giudiziaria e politica che ha travolto Imperia, ma soprattutto di scrivere la parola fine all’amministrazione Strescino. Degna di nota è la mancanza del Pd tra le adesioni alla manifestazione

E’ fissata per il 7 Aprile la manifestazione che chiede di scrivere la parola fine all’amministrazione Strescino in seguito alla bufera giudiziaria che ha travolto il porto e che ha visto l’arresto di Francesco Bellavista Caltagirone e di Carlo Conti e indagati molti altri.
L’obiettivo è quello di informare la città sulla bufera giudiziaria e politica che ha travolto Imperia, ma soprattutto di chiedere a grande voce le dimissioni del sindaco Strescino. Degna di nota è la mancanza del Pd tra le adesioni alla manifestazione. Tra i sostenitori della manifestazione ci sono: Arci Imperia, Rifondazione comunista, Sinistra ecologia e libertà, la Talpa e L’orologio, Assemblea beni comuni, Coordinamento studenti imperiesi e Rsu portuali.

Questa la dichiarazione di Fabrizio Risso, coordinatore cittadino del Pd, sulla decisione di non aderire alla manifestazione: "Non c’è nessun intento polemico. Ogni scelta sembra che abbia delle conseguenze di tipo polemico oggi, ma non è così. Il Pd ha posto una esigenza sulla manifestazione: data la delicatezza noi ritenevamo che fosse opportuno che fosse molto partecipata e non ritstetta alle forze politiche ma che dovesse abbracciare tutte le forze della città soprattutto quelle sindacali, l’esigenza nostra era quella di trovare una piattaforma condivisa e non c’erano le condizioni perchè potesse essere partecipata. Non volevamo una manifestazione di parte ma di tutti i soggetti politici economici e sociali di questa società con un allargamento soprattutto ai sindacati perchè il porto ha soprattutto coinvolto i lavoratori. E la data fissata prima di Pasqua non permetteva che venisse allargata in questo modo. Tutti i soggetti devono interagire in un momento di crisi così."