La maggioranza abbandona il Consiglio comunale a Imperia: i commenti di Nattero e Servalli

“E’ vergognoso che la maggioranza, dopo ore di discussione serena in cui si sono votate all’unanimità le pratiche presentate dall’assessore Amoretti, abbia preso a pretesto una scaramuccia iniziale riguardante il numero legale “
In merito alla sospensione del Consiglio Comunale di Imperia che si è tenuto ieri sera, Carla Nattero, capogruppo di Sinistra per Imperia, dichiara:
“E’ vergognoso che la maggioranza, dopo ore di discussione serena in cui si sono votate all’unanimità le pratiche presentate dall’assessore Amoretti, abbia preso a pretesto una scaramuccia iniziale riguardante il numero legale per farlo mancare effettivamente tre ore dopo, proprio nel momento in cui dovevano essere discusse le mozioni presentate dalla minoranza. La mozione sull’acqua pubblica che avrei dovuto presentare ieri sera è frutto di una elaborazione comune di Verdi, Sel, Rifondazione e movimenti referendari. Sarebbe stato molto importante poterla discutere prima della trattazione del Piano d’Ambito prevista nella riunione dell’AATO del 6 marzo.
La nostra mozione chiede al consiglio comunale di pronunciarsi a favore di una gestione pubblica dell’acqua tramite un’Azienda Speciale Consortile provinciale. La scelta strategica della gestione pubblica provinciale è messa in questi giorni in discussione da manovre e pressioni operate dai soci privati delle aziende per lasciare intatte le gestioni esistenti (come si sa in parte private) e quindi disattendere platealmente il risultato referendario.Ieri sera sarebbe stata una buona occasione per un confronto e per conoscere le posizioni della maggioranza imperiese che finora sono apparse defilate ma nella sostanza sembrano incuranti del voto popolare, a favore degli equilibri attuali e quindi della proposta del presidente dell’ AMAT De Nicola che prevede il mantenimento dell’attuale gestione”
Aggiunge Mauro Servalli, coordinatore del circolo SEL di Imperia:
“Quanto successo nel consiglio comunale di ieri sera è molto grave. Uscendo dall’aula e facendo mancare il numero legale i consiglieri di maggioranza hanno di fatto impedito al consiglio un confronto puntuale e più che mai urgente su un tema fondamentale come quello della gestione del servizio idrico. Proprio la mancanza di discussione e di trasparenza è la causa per cui la gestione dell’acqua nel nostro Comune e nella nostra provincia viene portata avanti da anni con ritardi e nel non rispetto delle normative, il tutto a vantaggio dei soci privati delle società. Sarebbe stato quindi fondamentale che il Consiglio si esprimesse pubblicamente prima della riunione dell’AATO, nella quale, ancora una volta, il rappresentante del Comune di Imperia si farà portavoce unicamente delle scelte dell’esecutivo e quindi in disaccordo con la volontà popolare emersa dal referendum. Quanto successo, inoltre, ha rappresentato forse un regalo inaspettato per il PD che, anche se più volte sollecitato, non ha ancora espresso una posizione netta su questa mozione e sulla necessità di garantire una gestione interamente pubblica del servizio idrico.”