“La loro battaglia è tutta politica” le parole di Piera Poillucci (Pdl)
“un’accelerazione sull’istituzione del GESTORE UNICO PROVINCIALE INTERAMENTE PUBBLICO, nell’incertezza normativa attuale, è inopportuna.”
Riceviamo e Pubblichiamo:
"Buongiorno, desidero intervenire in tema di riorganizzazione del Servizio idrico Provinciale, giacché sulla Vs. testata sia il Consigliere Nattero sia il CIMAP hanno fatto riferimento a quanto da me asserito in Consiglio Comunale nella seduta del 12.3.2012 a tal proposito.
Ritengo dover premettere che il quadro normativo afferente la materia e che residua dopo il risultato referendario sia transitorio, ma che consenta – allo stato – ancora forme di gestione del servizio idrico a capitale misto o privato. Non voglio dilungarmi qui in rilievi di diritto, ma mi preme evidenziare che il c.d. DECRETO SALVA ITALIA del 22.12.2011 ha attribuito competenze anche in materia di Servizi Idrici all’AUTORITA’ PER ENERGIA ELETTRICA E GAS, stabilendo che con decreto successivo – ad oggi non ancora
emanato, così come altre norme di rango nazionale e regionale – si definiranno i poteri della detta Autorità in materia di S.I.. Per questo un’accelerazione sull’istituzione del GESTORE UNICO PROVINCIALE INTERAMENTE PUBBLICO, nell’incertezza normativa attuale, è inopportuna.
Ciò che né al Consigliere Nattero né al CIMAP paiono interessare sono, però, gli importanti e fondamentali aspetti che di seguito elenco e che senz’altro interessano i cittadini:
– Non interessa loro che fine fanno in caso di passaggio al GESTORE UNICO PROVINCIALE i 53 dipendenti di AMAT SPA?
– Non interessa loro rilevare che le tariffe praticate da AMAT SPA sono tra le più basse in Italia?
– Non interessa loro evidenziare che l’acqua è un bene pubblico per legge dai tempi del Regno d’Italia e non per dettato referendario(leggo invece sulla Vs. testata, articolo dell’1.3.2012, Mauro Servalli per SEL, che il 98% dei cittadini votanti al referendum dello scorso giugno avrebbe votato per l’acqua pubblica!!)?
– Non interessa loro promuovere campagne per il risparmio idrico, visto che l’acqua è un bene pubblico e prezioso e, in quanto tale, deve essere salvaguardato?
Ai signori a cui rispondo mi preme, in conclusione, sottolineare che la loro battaglia è tutta politica, in quanto volta a leggere nel risultato referendario una vittoria su ben altri fronti e non su quello dell’acqua pubblica, fronti, a mio avviso, molto lontani dai diritti edagli interessi dei cittadini!"
Piera Poillucci