L’8 marzo a Ventimiglia il Teatro Garage presenta “Io, Giacomo Leopardi”

La messa in scena parte dalla presentazione degli accadimenti storici dell’epoca e di quelli privati della famiglia, per inquadrare il personaggio all’interno di un contesto che lo segna fina dalla prima infanzia
Giovedì 8 marzo ore 21,00
Teatro Comunale di Ventimiglia
Teatro Garage
IO, GIACOMO LEOPARDI
testi e regia Lorenzo Costa
con Federica Ruggero e Lorenzo Costa
scena Enrico Musenich consulenza musicale Francesco Nardi
luci Doriana Barbè
Giovedì 8 marzo al Teatro di Ventimiglia l’ultima produzione del Teatro Garage a firma di Lorenzo Costa che ha curato anche la scrittura teatrale “IO, GIACOMO LEOPARDI”, un omaggio al grande poeta di Recanati.
Il lavoro non ha la pretesa di essere esaustivo dell’opera e della vita, ma vuole soffermarsi sulle emozioni e le sofferenze di un uomo, di un grande letterato che, in anticipo di almeno un secolo, mette a nudo quel “ male di vivere” che sarà poi cardine di tanta letteratura e poesia del ‘900.
La messa in scena parte dalla presentazione degli accadimenti storici dell’epoca e di quelli privati della famiglia, per inquadrare il personaggio all’interno di un contesto che lo segna fina dalla prima infanzia. Due attori-narratori – Federica Ruggero e Lorenzo Costa – introducono al clima storico politico di fine ‘700, per soffermarsi sulle vicende di casa Leopardi; da narratori, diventano personaggi, in un’alternanza fra passato e presente rispecchiata anche dalla scena essenziale ed allusiva di Enrico Musenich.
Alla narrazione si alternano i versi delle più emozionanti poesie, rafforzati dalle musiche di scena a cura di Francesco Nardi che propongono brani suggestivi e meno noti di autori contemporanei del poeta.
Quello che emerge sono i sentimenti più profondi dell’uomo, i dubbi, le speranze, le paure, il desiderio di vivere nonostante tutto. Nonostante la malattia che lo affligge e la presenza di due genitori “ingombranti” come Monaldo e Adelaide che incideranno in modo significativo nella sua formazione. Il padre, uomo di idee reazionarie, è amante degli studi; la madre, donna energica, molto religiosa fino a sfiorare la superstizione è legata alle convenzioni sociali e ad un concetto profondo di dignità della famiglia, motivo di sofferenza per il giovane Giacomo, che non riceve tutto l’affetto di cui avrebbe bisogno.
Fino al termine dell’infanzia Giacomo cresce comunque allegro, giocando volentieri con i suoi fratelli, soprattutto con Carlo e Paolina che ama intrattenere con racconti ricchi di fervida fantasia. Crescendo, la sensibilità acuita dai continui rifiuti, dalle sofferenze psicologiche e fisiche, dà vita ai versi immortali che punteggiano la storia.
Uno spettacolo in cui storia e letteratura si intrecciano, ma la vita dell’uomo resta in primo piano e conoscerla aiuta la comprensione del poeta.
Inizio ore 21,00
Biglietteria aperta martedì e giovedì ore 15-18
Nei giorni di spettacolo riapre dalle ore 20 fino all’inizio tel.0184.23 52 63
Biglietto: Intero € 15,00 ridotto € 13,00