Indulgenza: “Si convochi immediatamente il Consiglio Comunale di Imperia in seduta straordinaria”

“Il Sindaco non si illuda che il sostegno (momentaneo) che ha dalla ‘sua’ Maggioranza possa servire a giustificare attendismi o soluzioni di evitamento delle questioni che stanno emergendo nell’ambito delle inchieste in corso”
In riferimento alla conferenza stampa del Sindaco e della Giunta, alle dichiarazioni televisive di esponenti del PdL e alle recentissime visite in carcere.
Il PRC ritiene che la situazione della vicenda del porto turistico sia divenuta irrimediabile e chiede nuovamente che gli ammistratori locali si pronuncino sulla revoca della concessione alla "Porto di Imperia" in riferimento ai termini di legge che ben conoscono, i quali, da quanto risulta già acclarato, indicano da tempo, e con chiarezza, elementi tali da far valere questa misura.
Contestualmente, chi amministra la città per mandato degli Imperiesi non può non rendersi conto, in questo momento drammatico, che la vicenda giudiziaria mostra clamorosamante quale sia stata la gestione della società in questione, con ben quattro presidenti, figure di primissimo piano nel consiglio di amministrazione e il management di vertice inquisiti per ipotesi di reato gravissimo, dall’associazione a delinquere alla truffa aggravata e alla corruzione. Altro che "problemi personali" di qualcuno….!!!!!!
Si convochi immediatamente, pertanto, il Consiglio Comunale in seduta straordinaria e si permetta un confronto trasparente ed esauriente tra le diverse rappresentanze.
E’ incredibile, spiegabile solo con la pochezza (anche di immaginazione) di questo ceto politico messo a governare una città capoluogo come Imperia, che si dica pubblicamente che gli esiti della vicenda giudiziaria non c’entrano nulla con l’iter politico/amministrativo, riducendo questo alla formazione di una decisione imputata esclusivamente alla potestà di un dirigente, in presenza di inchieste che si sviluppano da anni, riguardano molteplici filoni, ipotizzano reati pesantissimi a danno della collettività e della Città di Imperia ed evocano, infine, connessioni intime e fondamentali tra livello politico, intervento e imprenditoriale e responsabilità nella conduzione dell’azione amministrativa!!!
La cosa che maggiormente brilla per originalità, in questa penosissima e pericolosissima situazione, sono i ‘distinguo’ della Lega Nord, che , al colmo dell’ipocrisia e della subalternità, si accorge ora che il porto è stato "sovradimensionato", dopo essere rimasta in silenzio e passiva per oltre sette anni, mentre forze come il P.R.C. lo denunciavano ferocemente irrise persino in piazza!!! "Sovradimensionato" vuol dire due cose, in tutta evidenza: 1) che ha un impatto ambientale eccessivo e ‘si mangia’ troppo territorio; 2) che ha una grandezza che consente virtualmente un giro di affari corrispondente (oppure lo fa sprofondare, con tutte le conseguenze del caso…….). I leghisti indigeni che cosa vogliono dire, oggi, con le loro garbate osservazioni?: che occorre ridimensionare questo gigante che essi stessi hanno definito "un’altra città"????
Il Sindaco non si illuda che il sostegno (momentaneo) che ha dalla ‘sua’ Maggioranza possa servire a giustificare attendismi o soluzioni di evitamento delle questioni che stanno emergendo nell’ambito delle inchieste in corso: quanto sta accadendo riguarda l’intera politica della Destra locale da dodici anni a questa parte, centrata su una logica di potere e su un indirizzo ideologico ben precisi: un fallimento su tutta la linea, dai servizi sociali alle attività educative, dalle politiche per il lavoro e l’occupazione alla pianificazione urbanistica, dall’igiene ambientale all’arredo urbano.
Se egli ha la coerenza e la lucidità che spesso rivendica con piglio post-ideologico nelle sue esternazioni, faccia l’unica cosa adeguata a ciò: rassegni le dimissioni e chiuda dignitosamente con una esperienza amministrativa sempre più disarticolata e dannosa, rispetto alla quale il suo ruolo attuale sempre meno può dire rispetto alla profondità e alla terribilità delle logiche profonde e sistemiche che l’hanno mossa e la cui superficie ora viene in chiaro. Altro che dichiarare egli stesso, con sconcertante autoreferenzialità, che in questo momento la cosa più importante è che lui e la Giunta rimangano ‘in sella’ per il bene della Città!!!! Ma dobbiamo ridere o piangere?
La Città, al contrario, ha proprio bisogno di prendere coscienza della necessità di azzerare questo ceto politico e di mettere mano, con i suoi abitanti più consapevoli e coraggiosi, alla costruzione di una alternativa sociale e politica al modello di sviluppo favorito per decenni, predatorio e di sfruttamento.
Un’ultima considerazione: il sottoscritto pratica il garantismo da decenni prima che altri esibissero cappi in Parlamento con aperte propensioni forcaiole e ritiene con forza che dovremmo costruire una società senza galere, ma le notizie di visite di deputati e senatori al carcere di Imperia (Consolo del Fli di Fini e Villari, vicepresidente di Coesione Nazionale….), tenute, ‘per combinazione’, come si legge, a poche ore dall’ingresso del Sig. Caltagirone, con colloqui con lo stesso di una ventina di minuti, mentre già viene annunciata la visita pastorale di un altro prelato del Vaticano, suscitano una impressione che non può essere taciuta. Non voglio e non mi riesce di ipotizzare significati alla cosa, ulteriori rispetto a quelli ritenuti e dichiarati dai protagonisti di tali iniziative, ma rappresento solamente la valenza simbolica della stessa, secondo me devastante.
Aspetto risposte in merito dalla cosiddetta società civile dei credenti e dei non credenti. Nel frattempo, esprimo la mia solidarietà ai carcerati e al personale a diverso titolo impegnato nella struttura.
Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia