I soci Ucflor tentano di occupare la sala aste per protestare contro l’autotassazione/ FOTOSERVIZIO






La cifra richiesta è di 200 euro: al fine di risollevare le sorti economiche dell’azienda, sempre più buie a seguito della crisi del mercato floricolo e, soprattutto, del contenzioso con la Maltauro
Una cinquantina di floricoltori sanremesi iscritti all’UcFlor (l’Unione delle Cooperative Floricole, che gestisce il Mercato dei Fiori di Valle Armea), ha manifestato, all’alba, cercando di occupare pacificamente la sala delle aste telematiche del mercato, in segno di protesta contro l’autotassazione di 200 euro, proposta dagli amministratori dell’Ucflor, presieduta da Cristina Banaudo, al fine di risollevare le sorti economiche dell’azienda, sempre più precarie, a seguito della crisi del mercato floricolo e, soprattutto , del contenzioso con la ditta “Maltauro” che costruì il mercato.
Il tentativo di occupazione, comunque, non è andato a buon fine, in quanto impedito (senza tensioni di sorta) da una decina di rappresentanti delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, presenti sul posto come ordine pubblico. I soci dell’UcFlor, che sono i produttori di fiori, hanno così cercato la linea del dialogo, incontrando alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, ovvero: Cia, Coldiretti e Unione Agricoltori.
Gli uffici delle associazioni erano, però, deserti, cosa che ha indispettito non poco i “manifestanti” i quali, tra l’altro, hanno anche minacciato di stracciare le loro tessere associative. Sotto accusa, da parte degli operatori del settore, ci sarebbero anche le condizioni di degrado in cui versa l’edificio che ospita il Mercato dei Fiori.
La protesta di oggi fa seguito all’infuocata riunione tenutasi lo scorso febbraio, sempre all’interno del mercato di Valle Armea, nella quale la presidente di Ucflor Cristina Banaudo tentò di spiegare a un centinaio di riluttanti associati le motivazioni dell’auto tassazione.
IL FOTOSERVIZIO DI CLAUDIO CORTESE DOCUMENTA I MOMENTI PIU’ CALDI DELLA PROTESTA