Furto da 300mila euro in una villa di Camporosso: proprietario dal giudice per simulazione di reato

Un imprenditore di 47 anni, M.F., di Camporosso (Imperia) è finito a giudizio con l’accusa di simulazione di reato e truffa per aver inscenato, a detta dell’accusa, un clamoroso furto di preziosi e opere d’arte per un valore complessivo stimato intorno ai 300mila euro.

I fatti risalgono al febbraio del 2009, quando alla polizia denunciò il furto di un centinaio di tele d’autore, orologi Rolex e di altre marche, argenteria e gioielli, trafugati dalla sua villa, situata lungo la via Turistica di Camporosso. Vennero effettuati tutti gli accertamenti del caso, da parte della Squadra Mobile e dei periti dell’assicurazione, dai quali emerse che la serratura venne forzata dall’interno e non dall’esterno.

Un particolare quest’ultimo, che ha indotto l’autorità giudiziaria ad aprire un procedimento. A dare l’allarme fu lo stesso proprietario della tenuta, accortosi al suo ritorno a casa, da una cena col figlio (la moglie era in ‘settimana’ bianca), che i ladri erano entrati. Facevano parte della refurtiva anche alcune tele di ‘Zabldak’ e ‘Cammi’ (quest’ultimo noto pittore e scultore di Bordighera), del valore di oltre mille euro ciascuna.

La vicenda è trapelata, stamani, in tribunale a Ventimiglia, all’apertura del processo. L’imprenditore è comparso in giudizio difeso dall’avvocato Stefania Lombardi. Terminata l’ammissione delle prove, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 17 novembre, con l’audizione dell’imputato e di alcuni testi.