Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”

13 marzo 2012 | 12:47
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Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”
Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”
Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”
Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”
Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”
Confindustria sulla bufera del porto:”Vogliamo che l’opera non rimanga una cattedrale nel deserto”

Si è tenuta in mattinata la conferenza stampa presso l’Unione industriali di Imperia in Viale Matteotti. Parte oggi l’iniziativa di Confindustria sulla vicenda del porto turistico

Si è tenuta in mattinata un incontro di Confidustria presso l’Unione industriali di Imperia in Viale Matteotti. Erano presenti il Presidente Alessandro Bocchio e il direttore Giuseppe Argirò.
L’argomento della conferenza è stata ovviamente la bufera che ha travolto il porto turistico con gli arresti di Caltagirone e Conti e con il numero degli indagati che è continuato a crescere in questi giorni.

“La nostra posizione è prettamente tecnica -dice il presidente Bocchioe vogliamo che la situazione non precluda il proseguimento dell’opera portuale di Imperia, in quanto l’opera è fondamentale per il territorio e per la sua economia.”

Ha proseguito poi il direttore Argirò: “Il problema della portualità di Imperia è una vicenda molto delicata, fino ad ora abbiamo tenuto un atteggiamento di osservazione perchè le parti in causa secondo contratto erano l’amministrazione comunale e la società Acquamare.”

Nonostante questa posizione di osservatore Confindustria non ha perso alcune fasi importanti nella costruzione del porto, soprattutto riguardanti le scelte tecniche che si sono susseguite. Due infatti erano e sono le principali critiche rivolte da Confidustra: “Il comune nella costruzione del porto era soggetto concedente e allo stesso tempo socio, questa è una scelta che ha portato inevitabilmente a dei conflitti di interesse. Stesso discorso vale per Acquamare che era general contratto e stazione appaltante.” afferma Argirò.

Confidustria ora vuole però essere propositiva per evitare che il porto turistico di Imperia diventi una “cattedrale nel deserto” come ha affermato il presidente Bocchio. “Da oggi incomincia la nostra iniziativa che sarà volta principalmente a capire le posizioni di 4 attori principali all’interno della vicenda. Che sono l’amministrazione comunale, la Porto Imperia, l’associazione posti barca del porto, i cui rappresentanti hanno comprato dei posti e creduto in un progetto e si ritrovano ora a subire le conseguenze di una scelta non loro, e il sistema bancario, che fino ad oggi ha profuso molte risorse e deve essere tenuto in considerazione”.

Confindustria decide così di assumere una posizione nella bufera che ha avvolto il porto e di avviare un percorso che comincia con l’ascoltare le quattro parti prese in causa nell’assoluto rispetto delle prerogative di tutti, dopo di chè affermano che proveranno a dare contributi più concreti. Confindustria assicura in questi passaggi assoluta trasparenza nei confronti dei cittadini e dei giornalisti.

Vedremo se l’opera del Porto di Imperia sarà o meno una cattedrale nel deserto.