Confagricoltura sull’inflazione
A far rincarare frutta e verdura sono stati mal tempo e crisi dei trasporti, non gli agricoltori
In base ai dati provvisori Istat, i prezzi al consumo di verdura e frutta a febbraio, rispetto a gennaio, sono aumentati rispettivamente dell’8,6% e dell’1,5%, a fronte di un aumento generale dell’inflazione dello 0,4%, nonostante il trend dei prezzi fosse in calo.
“I rincari al consumo sono frutto di fattori esterni alle aziende agricole, non certo dell’aumento dei prezzi all’origine – rileva Confagricoltura -. A causa del blocco dei Tir prima e dell’ondata di maltempo poi che hanno paralizzato i trasporti (con una pesante battuta d’arresto costata almeno 500 milioni di euro), molta produzione ortofrutticola, nelle prime settimane di febbraio, non è arrivata sui banchi di vendita".
“Gli agricoltori – conclude Confagricoltura – sono stati doppiamente penalizzati: dalle mancate consegne di prodotto e dai rincari dei costi dei carburanti di cui hanno dovuto aumentare i consumi per riscaldare serre e stalle nei giorni del grande freddo; senza contare gli aumenti di spesa per trasporti e consegne. Dai dati Istat sull’inflazione a febbraio si rileva che il gasolio, rispetto a un anno fa, costa ben il 25,4% in più”.