Con Google Chrome il browser di casa in giro per il mondo, ma attenzione al rischio intrusioni

30 marzo 2012 | 06:45
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Con Google Chrome il browser di casa in giro per il mondo, ma attenzione al rischio intrusioni

Parte oggi una nuova rubrica dedicata alla sicurezza in internet e in informatica, curata dal Edoardo Perotto, nel corso della quale scopriremo i segreti di una navigazione sicura. Impareremo alcuni trucchetti per meglio sfruttare la rete. Buona lettura

Salve

Ho il piacere di iniziare, qui su Riviera24, a condividere con voi, quelle che sono le mie conoscenze in ambito di sicurezza informatica. Mi chiamo Edoardo Perotto, lavoro come riparatore pc, ambiente Windows, da diversi anni. La sicurezza informatica è stata una necessità, nel senso che preparare un buon computer non è solo installare sistema operativo e programmi, ma metterlo nelle condizioni di avere tutte le possibili difese ben alzate, quando lo collegheremo per la prima volta a internet, o inseriremo supporti removibili, o più semplicemente, magari ancora prima di navigare nel web, inseriremo la chiavetta usb nostra o di un nostro amico. Questi, e molti altri, sono tutti fattori che potrebbero pregiudicare, in parte o completamente, il corretto funzionamento della nostra macchina.

La credenza più comune è che con un buon antivirus siamo al sicuro, ma un pc è molto più a rischio di quello che possiamo credere. Inizieremo oggi a far luce su tutto quello che può danneggiare il nostro computer, e per danneggiare non intendo solo sistema operativo; più semplicemente, il computer non si avvia più o si avvia nel tempo che noi possiamo fare la doccia, mangiare e fumare una sigaretta, non va più su internet o su internet si aprono pagine a caso , ma intendo anche vedere compromessi componenti hardware, come hard disk, processori e altri pezzi. Scopriremo a tempo debito come un certo tipo di malware possa portare un hard disk a superare le prestazioni ottimali e causarne la rottura.

Dal momento in cui, con Fabrizio decidemmo di stendere questa rubrica ho pensato molto da dove iniziare. Non voglio fare il solito blog o la solita rubrica dove il tecnico spiega e chi ha voglia e capisce legge, ma vorrei creare una sorta di ritrovo settimanale dove poterci confrontare, perché, non solo io ho il piacere di poter condividere le mie conoscenze ma anche ascoltare i vostri problemi, le vostre avventure con questa macchina amata/odiata, sono sicuro che farà imparare anche a me qualcosa di nuovo. Cercherò di esprimermi nel modo più semplice, e aspetterò i vostri commenti e le vostre domande per capire che direzione prendere, sempre e comunque restando nell’ambito della sicurezza informatica.

Perché non basta un antivirus? In una scala da uno a cento l’antivirus diciamo che copre un buon 65/70 per cento delle vulnerabilità di un S.O. E la percentuale restante? Come la copriamo? Oggi vorrei parlare di account. Come molti di voi sanno, io ho un centro servizi, in cui è compresa la navigazione internet. In tanti anni ho visto veramente di tutto, ma quello che mi colpisce sempre di più è la trascuratezza con la quale molte persone lasciano aperti i loro account di posta, accessi a social network, addirittura ho trovato più di una volta accessi attivi a conti correnti o postpay. Di cosa sto parlando?

Scendiamo un po’ nel dettaglio.

Accedendo alla nostra posta, a facebook, al conto della banca, ecc… in gergo noi ci “ logghiamo”. Ora, un obbiezione palese è : “ ma io mi loggo sul mio pc di casa, dove non ci sono estranei, che rischi corro?” Vero, se il computer non è infetto ( e qui mi fermo perché entriamo in un campo diverso dall’argomento di oggi) non corriamo rischi, ma chi di noi non è andato a cena da un amico, e chiacchierando gli ha detto “ vieni che ti faccio vedere una cosa nella mia posta”, al lavoro un giorno abbiamo mal di testa e ce ne andiamo velocemente, senza pensare che qualcuno prende il nostro posto, o più semplicemente siamo in ferie e utilizziamo un internetpoint, ecco, io voglio riferirmi a casi come questi.

Loggarci nei nostri account, è possibile da qualunque parte del mondo. Internet è una realtà virtuale. Noi siamo abituati a ragionare in funzione di stanze porte case vie città nazione, ecc… internet, invece è un’esperienza diversa. Se siamo in ferie in Giappone, e ci troviamo in un Cybercafè, aprendo il Browser di navigazione e digitando il nostro indirizzo web della posta, ci troveremo istantaneamente collegati al provider del nostro account, senza dover percorrere strade o altro.

E da qui iniziano i rischi: prendiamo ad esempio la recente nuova applicazione di Google Chrome, la possibilità di loggarsi direttamente dal Browser.  Tutti noi sappiamo che esistono molti programmi di navigazione. La stessa Microsoft ha rilasciato abbastanza recentemente un aggiornamento che fa comparire sul nostro Desktop un’icona col nome “ scelta del browser”. Cliccandola ci viene data la possibilità di scegliere di scaricare più di un programma di navigazione. Più avanti vedremo quali di questi è il più sicuro e veloce, e anche questo, se vorremo, sarà argomento di prossima conversazione.

Dicevamo, che oggi decidiamo di provare Google Chrome. Una volta scaricato, il mio consiglio è di cliccare subito in alto a destra, sul pulsante di personalizzazione rappresentato dall’icona a forma di chiave inglese. Si aprirà la pagina “ impostazioni di base” . Nella voce “ All’avvio” mettiamo lo spunto ( clicchiamo il pallino) “apri pagina iniziale” . Nella voce “ pagina iniziale “ mettiamo lo spunto su “ Usa la pagina nuova scheda”. Nella voce “ barra degli strumenti “ mettiamo lo spunto sulle voci “ Mostra pulsante pagina iniziale” e “ Mostra sempre la barra dei preferiti”. Per concludere clicchiamo , alla voce “ Browser predefinito” , il pulsante “imposta Google Crome come browser predefinito. “ Ok, adesso, se guardiamo in alto a sinistra, noteremo che è apparso un pulsante a forma di casa. Bene, ora clicchiamo e tralasciamo quello che appare al centro dello schermo, quello che ci interessa e la voce che appare in alto a destra, ovvero “ Non connesso a Chrome ( ti stai perdendo: accedi)”.

Questa funzione permette, ai possessori di account google, di accedere direttamente tramite browser alle nostre impostazioni, quali cronologia, preferiti, e molto altro, ovvero, come impostiamo il browser a casa, loggandoci ci ritroviamo le stesse impostazioni, ovunque. Pensate a dimenticarci aperto il collegamento, alzarci dal point . e andare al bar a prenderci un aperitivo:
combinazione, dopo di noi si siede un ragazzo, abbastanza smaliziato con i pc, e si trova serviti la nostra cronologia, i nostri preferiti, e tutto il resto che possiamo impostare su Chrome. Risultato? La prossima volta che ci logghiamo, troviamo….un disastro, o peggio.

Il tempo è tiranno, questo è il primo articolo che pubblichiamo, e non posso dilungarmi dipiù. La prossima volta riprenderemo esattamente da qui, da dove vi lascio oggi con i dubbi, “ ma se è pericoloso, io non mi loggo” , sbagliato, sfruttiamo la tecnologia che ci viene offerta, bastano pochi accorgimenti, “ Basta che non uso chrome “ sbagliato, impareremo a sfruttare a nostro vantaggio browser sicuri e veloci, a discapito di vecchie credenze ( io uso explorer perché e di microsoft, ecc…). impareremo che non occorre essere membri di “Anonimus” ( famoso gruppo hacker ) per alzare il nostro livello di comprensione di sicurezza informatica.

Basteranno pochi clic mirati per farci navigare sicuri, sia da casa che in giro, pochi accorgimenti che ci permetteranno di “ vivere sereni”. Sfrutteremo a nostro vantaggio programmi ( freewer ) di difesa, capiremo quali sono i falsi siti e i veri “ amici”, presenti su internet. Spero che, come per me, la difesa informatica diventi per voi un’esperienza divertente e interessante, non una sorta di incubo o problema, ogni volta che “ surferemo “ per il Word Wide Web. Scopriremo che ci sono mille soluzioni per qualunque problema ci si presenti, perché il web offre illimitate fonti e soluzioni per ogni rischio che corriamo. Mi fermo qui, ringrazio Fabrizio Tenerelli e rivera24 di avermi permesso di iniziare questa esperienza, e ringrazio voi del tempo che mi avete dedicato.

Edoardo Perotto


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