A Pasqua niente vacanze per il 71% degli italiani perchè pesa il caro carburanti

24 marzo 2012 | 10:53
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A Pasqua niente vacanze per il 71% degli italiani perchè pesa il caro carburanti

Solo il 4% dei partenti alloggerà per più di 3 notti, si preferisce fare un solo giorno di vacanza a Pasquetta, quando si muoverà il 41% dei consumatori. il 45% dei partenti ha un budget massimo di 400 euro

Solo il 29% degli italiani partirà per le vacanze di Pasqua, secondo un’indagine dell’Adoc. Tra i partenti il 56% resterà fuori solo una notte. Ad incidere fortemente sui desideri di vacanza il caro carburanti (+14 euro a pieno rispetto al 2011).

“Circa 7 italiani su 10 rimarranno a casa per le vacanze di Pasqua, a pesare sono il caro carburanti e i rincari per servizi e ristorazione – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – la crisi ha messo in ginocchio le famiglie, basti pensare che tra i partenti ben il 56% starà fuori solo una notte, mentre il 26% farà solo una gita di un giorno, soprattutto a Pasquetta, quando a muoversi sarà il 41% degli italiani. Solo il 4% dei partenti, invece, potrà permettersi di dormire fuori tre notti. In merito al budget per le vacanze, il 36% dei partenti spenderà meno di 200 euro, mentre solo il 19% potrà permettersi di spendere più di 400 euro. Non ci sorprende che si preferisca la vacanza breve, il carovita e la perdita del potere d’acquisto impongono la riduzione dei giorni a disposizione per svagarsi. Ad incidere profondamente sulle decisioni dei consumatori è il caro carburanti, rispetto alla scorsa Pasqua si spendono 14 euro in più per un pieno di benzina, un rincaro pari al 18%. Secondo lo studio dell’Adoc l’Italia continua ad essere la meta preferita, con il 62% delle preferenze,  ma salgono le quotazioni per le mete estere, destinazione scelta dal 38% dei partenti. Solo il 4% dei viaggiatori alloggerà per 3 o più notti fuori casa, nessuna notte fuori per il 26% degli italiani. Il locale preferito per festeggiare è l’agriturismo, che vede crescere del 3% la clientela rispetto allo scorso anno. In crescita del 7% anche gli italiani che scelgono il pranzo “al sacco”, la soluzione più economica, mentre calano del 10% le presenze nei ristoranti.”