3 elementi nuovi per sicurezza marittima e protezione dell’ambiente nel Mediterraneo e della Liguria

14 marzo 2012 | 13:31
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3 elementi nuovi per sicurezza marittima e protezione dell’ambiente nel Mediterraneo e della Liguria

Potenziamento della rete dei sistemi VTS, tutela dell’ambiente marino e istituzione di un codice di responsabilità sociale delle imprese che operano nel campo della logistica portuale

Potenziamento della rete dei sistemi VTS – Vessel  Traffic Service e Ais- Automatich  Identification  System  negli spazi marittimi  dei Paesi del Mediterraneo. E’ il primo dei tre risultati  presentati in mattinata in Regione Liguria  dai  partner del progetto europeo sulla sicurezza marittima e protezione dell’ambiente nel Mediterraneo Secur Med Plus nella conferenza finale e nel il  settimo comitato di pilotaggio. 

A Genova erano presenti le Regioni Sicilia e Toscana, la Camera di Commercio e Industria di Marsiglia – Provenza, l’Istituto di studi portuali e di cooperazione della Regione Valenciana – Feports, il Centro di sviluppo regionale di Koper e il Bic dell’Attica.
La conferenza è stata coordinata dalla Regione Liguria, capofila del progetto UE, in collaborazione con Liguria Ricerche Spa e la Direzione Marittima della Liguria.

Il secondo punto affrontato dalla conferenza riguarda  la tutela dell’ambiente marino.
In particolare, la creazione di una banca dati per monitorare i rifiuti prodotti a bordo delle navi. Non solo i rifiuti domestici, attualmente controllati, ma anche tutti gli altri,  i rifiuti chimici e in qualche caso pericolosi, come quelli derivanti da processi di lavorazioni e riparazioni dei motori  e di parti della nave. Il progetto di Securmed Plus prevede controlli severi e mirati.
Se una nave arriva in un porto e non scarica alcun rifiuto “speciale e in qualche caso pericolosi,  verrà  messa sotto osservazione dalla  rete di controllo e al prossimo scalo scatteranno ispezioni a bordo. Tutto questo in collaborazione con le Capitanerie di Porto.
Dopodichè scatteranno altri controlli sulla sicurezza della nave.

Terzo elemento contenuto nel documento l’istituzione di un codice di responsabilità sociale delle imprese che operano nel campo della logistica portuale.