“Sono solo canzonette. Come è cambiato il modo di ascoltare la musica” col Soroptmist di Sanremo

La conferenza è stata tenuta dal Professor Claudio Buia, nato a Sanremo e laureato in Giurisprudenza presso l’università di Genova, è un Managing Director di Universal Music Italia, società di Publishing di Universal Music Group,
Il giorno 15 febbraio presso l’ Hotel Royal di Sanremo il Soroptimist Club International di Sanremo, presieduto dalla Professoressa Lucinda Buia Giuliano ha partecipato ad una piacevole e molto apprezzata relazione del Professor Claudio Buia sul tema “ Sono solo canzonette. Come è cambiato il modo di ascoltare la musica”.
Il Professor Claudio Buia, nato a Sanremo e laureato in Giurisprudenza presso l’università di Genova, è un Managing Director di Universal Music Italia, società di Publishing di Universal Music Group, Membro della commissione Musicale della SIAE, Vicepresidente FEM (Federazione degli Editori Musicali) e Docente di Economia della Musica presso l’Università Cattolica di Milano.
Il Relatore, da sempre appassionato di musica, ha illustrato dettagliatamente l’attività da lui svolta quale editore musicale , ossia colui che edita l’opera dell’autore del testo di una canzone e del compositore della musica, e che una volta formalizzata la paternità dell’opera permette di metterla a disposizione del pubblico e di scoprire altri modi possibili di utilizzo, assicurando inoltre la tutela e la protezione giuridica dell’opera e la sua diffusione in Italia e all’estero.
Il Professor Buia ha proseguito con un piacevole excursus sul Festival di Sanremo, dalla nascita e delle sue evoluzioni nel corso degli anni e si è soffermato su alcune edizioni particolarmente significative e sui cantanti che hanno inciso maggiormente sul pubblico sia per i testi delle canzoni interpretate sia per lo stile ed abitudini di vita personali.
Il Festival della Canzone Italiana si svolse per la prima volta nella nostra città il 29 gennaio 1951 nel Teatro del Casinò con solo tre interpreti che si avvicendavano a cantare una ventina di canzoni in gara tra i tavoli di gente riunita a cenare; il numero dei cantanti si accrebbe nella seconda edizione e dalla terza in poi ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con duplice interprete, duplice direzione orchestrale e duplice disco: formula perdurata fino al 1971.
Le prime edizioni del Festival dal 1951 al 1954 erano esclusivamente trasmesse per radio dal Casinò di Sanremo; successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo trasmesso in Eurovisione su Rai Uno.
In generale le canzoni del Festival, specialmente nelle prime edizioni, essendo destinate ad un ampio pubblico popolare, trattavano argomenti leggeri, capaci di suscitare allegria e spensieratezza, di storie di amori felici e a lieto fine; i motivi erano facili ed orecchiabili da fischiettare il giorno dopo; bisognava evitare riferimenti a fatti politico-sociali ed argomenti che potevano risultare scabrosi.
A tal proposito il cantautore Umberto Bindi, riferi’ che la sua partecipazione al Festival nel 1961 segnò l’inizio di una lunga discriminazione (causa l’omosessualità) e che giornali dell’epoca non parlavano della bellissima melodia da lui composta ma dell’anello che portava al dito, dono del suo compagno.
Nel 1963 lo scrittore Dino Buzzati, cronista a Sanremo del Festival della Canzone Italiana, riporto’ queste impressioni :”Era come se sul palcoscenico fra luci e lustrini, scalinate e pedane da trionfo, fontane lussuose e vari orpelli di gusto spaventoso, si concentrasse la tensione di milioni e milioni di anime, attese, nostalgie, sogni, amare solitudini, disperazioni forse, di uomini e donne sparsi nei punti remoti del Paese che in quelle sere da Sanremo, ogni anno aspettavano, chissà, la voce che li avrebbe consolati”.
Nel 1967 si consumo’ la tragedia di Luigi Tenco poche ore dopo il termine della seconda serata del Festival a cui aveva partecipato; nel 1972 Amicalcare Rambaldi per ricordare il cantante e cercare “organicamente di cambiare qualcosa nella canzone che continua a deteriorare il pubblico ed artisti” istitui’ il Club Tenco.
Il Professor Buia ha effettuato una rapida carrellata delle varie edizioni del Festival fino ad arrivare alla rassegna attuale, la 62 esima, che si sta svolgendo proprio in questi giorni, descrivendo le innovazioni, le evoluzioni, varie curiosità, fatti poco noti, l’introduzione di altri generi musicali, l’avvento dei cantautori, le modificazioni dei temi delle canzoni in rapporto ai cambiamenti di usi e costumi della società contemporanea.
La serata, a cui hanno preso parte numerosi ospiti ed amici delle Soroptmiste e la Vicepresidente del Soroptmist Club d’Italia, Professoressa Giovanna Guercio Ferraris, si è svolta nel consueto clima gioioso ed amichevole che caratterizza il Club Soroptimist Matuziano.
Donatella Cataldo Soroptimist Club International Sanremo