Saso (Pdl): “Posizione di Onorevole Fidanza è l’unica che possa garantire futuro a piccole imprese”

“La liberalizzazione selvaggia è solo una posizione ideologica facile da assumere, ma non rispondente alle esigenze delle imprese del settore” afferma il consigliere regionale del Pdl
"Evidentemente e’ bastato un fine settimana al Governo per chiarirsi le idee sulla controversa questione dei balneari.
Soltanto giovedì scorso i ministri Gnudi e Moavero avevano garantito il loro impegno per tutelare il patrimonio dell’industria balneare italiana, anche verificando la disponibilità della Commissione Europea a valutare una deroga alla Direttiva Servizi.
A ciò avrebbe contribuito, secondo i lanci di agenzia di quelle ore, anche ‘la rinnovata credibilità’ dell’Italia in Europa.
Sono state sufficienti poche ore per arrivare a un clamoroso dietrofront da parte del Ministro Gnudi”, ha dichiarato Carlo Fidanza, eurodeputato del Pdl e relatore del Parlamento Europeo sul turismo, commentando le dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro Gnudi a Bologna, che, incalzato sull’argomento dai giornalisti, ha definito l’uscita dalla Direttiva Bolkenstein un’ipotesi difficilmente percorribile.
“Non soltanto le associazioni di categoria e le Regioni, ma anche molti esperti di diritto comunitario ritengono, al contrario, la deroga una strada perseguibile.
“Ritengo la posizione dell’On. Carlo Fidanza e dei Direttivi Nazionali di Categoria, – ha aggiunto il suo Collega del PDL in Consiglio Regionale Alessio SASO – l’unica che possa garantire un futuro alle 30 mila piccole imprese italiane con le loro specificità. La liberalizzazione selvaggia è solo una posizione ideologica facile da assumere, ma non rispondente alle esigenze delle imprese del settore. C’è poi, a questo riguardo, un altro aspetto tutt’altro che trascurabile, sollevato giustamente dalla Sib Genovese, quali potrebbero essere, infatti, i risvolti di un turnover nelle imprese esistenti? Multinazionali o società dai capitali di provenienza opaca? Bisogna fare molta attenzione prima di scardinare un settore che produce ricchezza e che è di fondamentale importanza per il Paese, per non parlare dell’economia della Liguria e di quella della provincia di Imperia.”
“La speranza è – hanno concluso FIDANZA e SASO – che le infelici parole pronunciate a Bologna dal Ministro Gnudi non siano la pietra tombale su questo impegno e che il Ministro Moavero voglia provare tutte le strade per farsi valere in sede comunitaria”: