Per la frana di Borgo Ponente: dichiarata inammissibile la costituzione di parte civile del Comune

Gli avvocati Vincenzo Vingiani e Mario Ventimiglia (difesa Basso Bert), infatti, hanno invocato l’inammissibilità dovuta alla mancata notifica alle parti della costituzione di parte civile avvenuta in cancelleria.
Si è aperta, oggi, davanti al giudice Lorenzo Purpura, con un piccolo colpo di scena – l’inammissibilità della costituzione del parte civile del Comune di Sanremo – la prima udienza al processo per crollo colposo, relativo alla frana scena nel Natale del 2009, in via Borgo Ponente, in cui crollò parte della strada sovrastante un cantiere dov’era in corso la realizzazione di box interrati.
Gli avvocati Vincenzo Vingiani e Mario Ventimiglia (difesa Basso Bert), infatti, hanno invocato l’inammissibilità dovuta alla mancata notifica alle parti della costituzione di parte civile avvenuta in cancelleria. Nel coso dell’udienza, poi, c’è stata l’ammissione delle prove: testi e documentali e la difesa ha chiesto di disporre una perizia. Il giudice si è riservato di decidere non appena saranno stati ascoltati i tecnici.
Tre gli imputati: un tecnico e due impresari, rinviati a giudizio, dal gup Laura Russo. Dovranno comparire a giudizio: il direttore dei lavori e progettista, Sandro Giordano; il costruttore Mauro Basso Bert e il titolare della “Tremoviter”, Silvestro Ghilardi, la ditta che si era occupata del posizionamento dei micropali. Quattro, invece, le richieste di archiviazione, gia’ presentate a suo tempo dalla Procura di Sanremo nei confronti dell’ingegner Oscar Tonello (collaudatore); del costruttore Pier Maria Porzio; di Fausto Bonometti, amministratore della “Padana Costruzioni”, di Brescia, impresa costruttrice, di Sanremo, e Francesco Olivo, rappresentante legale dell’impresa “Alex Scavi”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 24 ottobre con l’audizione dei testi della difesa.