Osservatorio regionale dell’artigianato: presentati i dati del secondo semestre 2011

Per Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria:
«Manifatturiero in lieve crescita ma costruzioni ancora in difficoltà:
ridurre i tempi di pagamento e agevolare l’accesso al credito sono le
strade per uscire dalla crisi»
I dati dell’Osservatorio regionale dell’artigianato sul secondo semestre 2011, presentati questa mattina in Regione, confermano il trend di lieve crescita del semestre precedente. Migliorano ancora le performance del settore manifatturiero, stazionario il settore dei servizi alle imprese, sviluppi negativi per il settore dei servizi alla persona e ancora difficoltà per il settore costruzioni.
Confermata la crescita dell’export. Il 73,6% delle imprese sposta a dopo il 2012 l’uscita dal tunnel della crisi.
«I dati illustrati – commenta Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – evidenziano un lieve miglioramento per il settore manifatturiero e una situazione ancora difficile per il settore costruzioni. Si conferma la tendenza di migliori condizioni per le imprese internazionalizzate. Tra i fattori di ostacolo le imprese segnalano la pressione fiscale, la mancata ripresa della domanda e la concorrenza sleale. In leggero calo le segnalazioni su eccessiva burocrazia e difficoltà di accesso al credito, anche se restano eccessive le richieste di garanzie bancarie e alti costi del denaro».
A supporto delle imprese, i provvedimenti varati di recente dalla Regione sulla semplificazione e sul riconoscimento delle microimprese. «Va accelerato – dice Costi – il percorso avviato insieme alla Regione Liguria su sburocratizzazione e, soprattutto, accesso al credito, di cui si iniziano a vedere parzialmente i benefici in termini di percezione da parte delle imprese intervistate. Parallelamente si deve continuare anche a perseguire la riduzione dei tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, avvicinando i termini di pagamento dei beni e servizi ai trenta giorni, secondo quanto previsto dalla vigente normativa statale e comunitaria, ripresa dalla recente legge regionale approvata sulla microimpresa».