L’agguato al costruttore Parodi: il Procuratore fa Appello contro la condanna di Roldi e Castellana



Cavallone, al termine della requisitoria, chiese due condanne, rispettivamente a 9 e 10 anni di reclusione. Secondo il procuratore non ci sarebbero i presupposti per le attenuanti generiche e il giudice avrebbe dovuto considerare anche il porto d’armi
Il procuratore di Sanremo, Roberto Cavallone ha presentato ricorso in Appello contro la condanna in primo grado, a tre anni di reclusione, inflitta, il 20 ottobre scorso, dal tribunale collegiale di Sanremo, nei confronti del geometra Ettore Castellana, 61 anni, di Camporosso e di Annunziato Roldi, 54 anni, originario di Seminara (Reggio Calabria), ma abitante a Ventimiglia, accusati di tentata estorsione, violenza privata e porto d’armi, in merito all’agguato teso al costruttore imperiese Pier Giorgio Parodi, il 25 maggio del 2010, contro la cui auto – un fuoristrada Suzuki Vitara – vennero esplosi due colpi di lupara, per motivi legati a una presunta richiesta di “pizzo”.
Cavallone, al termine della requisitoria, chiese due condanne, rispettivamente a 9 e 10 anni di reclusione. Le motivazioni del ricorso del Procuratore fanno leva sul fatto che uno dei presupposti per concedere le attenuanti generiche, così come avvenuto nella sentenza di primo grado, è quello dell’incensuratezza, ma nessuno dei due risulterebbe esserlo. Il procuratore, inoltre, si scaglia anche contro la mancata contestazione del porto abusivo di armi, in concorso, con Roldi che si’ deteneva regolarmente l’arma ad uso caccia, ma il giorno dell’agguato aveva usato quel fucile per scopi illeciti e con lui c’era anche Castellana, che avrebbe dovuto rispondere in concorso.