Il giro d’affari della mafia in Liguria è superiore di due volte il Pil della Provincia di Imperia






Si stima che tocchi fino agli 11 miliardi all’anno, contro i 4,7 miliardi rappresentati dal Pil 2011 in provincia di Imperia. A Bordighera viene presentato il report sulla Mafia in Liguria della Fondazione Caponnetto.
“Si stima che il giro d’affari della mafia in Liguria si aggiri attorno ai 10-11 miliardi di euro”. Lo ha dichiarato, questo pomeriggio, Salvatore Calleri (ASCOLTA QUI L’AUDIO), presidente della Fondazione Caponnetto, che all’ex chiesa anglicana di Bordighera, ha presentato il report sulla “Mafia in Liguria”.
Presenti all’incontro anche il magistrato antimafia, Anna Canepa; il segretario della Camera del Lavoro, di Imperia, Enrico Revello(ASCOLTA QUI L’AUDIO) e il segretario generale del Silp-Cgil, Claudio Giardullo. Alle parole di Calleri hanno fatto eco quelle di revello, che ha aggiunto: “Per fare un paragone: la provincia di Imperia ha un Pil 2012, secondo i dati Unioncamere, ipotizzato in 4,7 miliardi di euro. Quindi, il giro della criminalità in Liguria è superiore di ben due volte il Pil della provincia di Imperia".
Secondo Calleri, un dato di questo genere non può che essere allarmante: “Tra l’altro – aggiunge – le forme mafiose levano ricchezza, non la producono. I dati degli ultimi giorni confermano tutto questo e si stima anche al rialzo, perchè dalle inchieste in corso, si evince che la situazione è ancora più preoccupante di quanto si pensi. Abbiamo già due comuni nel profondo nord sciolti per mafia e per troppo tempo in questa regione si è fatto finta di non vedere, si è sempre creduto fino in fondo, che fosse un’isola felice”. Conclude Calleri: “Dai dati immagino che si siano anche altri comuni attenzionati e immagino che non ci siano più scusanti per non riconoscere i mafiosi presenti. Dobbiamo iniziare a domandarci che sono, da dove vengono, che lavoro fanno e di chi si circondano”.
Revello sul Pil della mafia: “Se questo dato lo uniamo alle criticità del territorio, con pochissime attività industriali e dove sono forti l’edilizia e il terziario, l’idea è di come la pervasività delle organizzazioni criminali, in questo territorio, sia sicuramente degna di attenzione. Tanto per dare un riferimento:negli ultimi due anni la cassa edile che è l’ente che registra l’andamento del mercato dell’edilizia, ha registrato, dato del 2010 sul 2009, un calo di circa 400 addetti per 200mila ore lavorative; dal 2010 al 2011 si registra un calo di altri 400 addetti, ma per 400mila ore lavorative”.
ECCO COSA DICE IL REPORT SULLA PROVINCIA D’IMPERIA(SCARICA IL REPORT)
La provincia d’Imperia presenta un tasso d’infiltrazione mafiosa molto alto. Attualmente i comuni di Bordighera e di Ventimiglia sono stati sciolti per mafia. Sul territorio provinciale è presente anche il casinò situato a San Remo. Da un punto di vista geografico è la provincia ligure che si presta maggiormente ai transiti illegali visto il fatto che confina con la Costa Azzurra.
Ventimiglia
Ventimiglia è sede di una locale della ‘ndrangheta molto influente e di una camera di controllo della stessa organizzazione criminale. La locale del basso Piemonte dipende gerarchicamente dalla società calabrese ivi presente. Della potenza criminale di tali cosche vi sono tracce anche nelle intercettazioni telefoniche di ‘ndranghetisti presenti in Germania.
Una parte del territorio di Ventimiglia da un punto di vista sociale ricorda sempre di più i comportamenti visti nei territori delle roccaforti della ‘ndrangheta in Calabria. Ventimiglia è anche sede di accordi tra mafie diverse. Esemplificativo rimane in tal senso l’accordo raggiunto a suo tempo tra camorristi ed ‘ndranghetisti che, per evitare disturbi ai calabresi al confine, permise ai campani di gestire la contraffazione in modo esclusivo ma solo fino a San Remo. I venditori abusivi scomparvero all’istante. Ventimiglia è sede pure delle riunioni tra i clan marsigliesi ed i clan calabresi.
E’ altamente probabile anche la presenza di esponenti di cosa nostra sul territorio. I campi d’interesse delle cosche sono assai variegati e spaziano dalla droga, alle estorsioni, agli appalti pubblici e privati oltre al gioco legale e non. A Ventimiglia i CC hanno effettuato numerose operazioni contro la ndrangheta che hanno tra l’altro portato a diversi arresti.
Bordighera
A Bordighera si registra la presenza della ‘ndrangheta in maniera molto marcata. Il rapporto dell’associazione “Avviso Pubblico” ha inserito la città delle palme nella lista dei comuni minacciati dalla mafia. Sono presenti esponenti legati alle cosche calabresi e sono state effettuati recentemente numerosi arresti. Si registra inoltre una capacità contrattuale con la classe politica molto alta di tali soggetti. Estorsioni, droga, movimento terra ed appalti i principali campi d’intervento di tali gruppi.
San Remo
A San Remo hanno sempre “lavorato” esponenti di spicco di cosche di peso provenienti da Palmi e da Reggio Calabria. Interessi oltre a quelli consueti delle organizzazioni criminali anche il mercato dei fiori. Vi sono presenti anche gruppi camorristi. E’ probabile anche la presenza di persone vicino a Messina Denaro boss di cosa nostra nonché anche degli uomini del boss dei casalesi Zagaria. San Remo è sede anche di un rinomato casinò che può rappresentare una tentazione molto forte per le organizzazioni criminali. San Remo è inoltre in questo momento aggredita da una forte criminalità diffusa.
Diano Marina
A Diano Marina operano gruppi ‘ndranghetisti calabresi provenienti da Seminara.
Riva Ligure
A Riva Ligure in passato si è manifestato l’interesse di Cosa Nostra per lo smaltimento di rifiuti.
Conclusioni
La situazione esistente nella provincia di Imperia è grave ed assolutamente da non sottovalutare. La presenza mafiosa si conferma ai massimi livelli, così come il rischio colonizzazione.