Anche in provincia di Imperia si può firmare per decurtazione delle indennità per i parlamentari

Paola Carli è la referente per la raccolta firme presso il Comune di Imperia, al piano terra, di fronte all’ufficio anagrafe, dalle 15 alle 16.30 lunedì e giovedì pomeriggio e dalle 8,30 alle 12,30 tutti i giorni dal lunedì al venerdì
Finalmente anche in provincia di Imperia si può firmare per la sostanziosa decurtazione delle indennità a favore dei parlamentari eletti nel nostro paese e per non vedere mai più le immagini di onorevoli e senatori addormentati sugli scranni!
Paola Carli è la referente per la raccolta firme presso il Comune di Imperia, al piano terra, di fronte all’ufficio anagrafe, dalle 15 alle 16.30 lunedì e giovedì pomeriggio e dalle 8,30 alle 12,30 tutti i giorni dal lunedì al venerdì.
Saranno inoltre organizzati banchetti per la raccolta firme dalle 10 alle 13: mercoledì 15 febbraio e sabato 18 febbraio in piazza San Giovanni e giovedì 16 febbraio in via XX settembre.
Ci si augura che l’iniziativa, unica nella provincia di Imperia, oltre che nel comune di Sanremo, faccia da traino a tanti altri volenterosi per estendere la raccolta firme in tutti i comuni per dare un segno chiaro e forte che, anche nella Liguria dell’estremo Ponente non ci sono solo mafia, ‘ndrangheta e qualunquismo.
Il 29 settembre 2011 un gruppo di normali cittadini, senza nessun colore politico di partito, ha depositato alla Corte di Cassazione a Roma, una proposta di legge di iniziativa popolare nominati dai politici o eletti dal popolo, alla media degli stipendi europei. L’iniziativa è stata pubblicata, come richiesto dalla legge, sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 del 29.09.2011 e da quel giorno è iniziata la raccolta di firme che si concluderà entro la metà di marzo 2012
Art. 1 – I parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini , i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti degli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti.