Violenze nella casa-lager di Sanremo. Boscetto: “Rosalba nega di aver avuto notizia. Spiegherà”

19 gennaio 2012 | 11:48
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Violenze nella casa-lager di Sanremo. Boscetto: “Rosalba nega di aver avuto notizia. Spiegherà”
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Violenze nella casa-lager di Sanremo. Boscetto: “Rosalba nega di aver avuto notizia. Spiegherà”

La moglie del senatore, Rosalba nasi, è finita ai domiciliari nell’ambito dell’operazione della Finanza che ha portato dentro 7 persone per le sevizie ai danni degli anziani della casa di riposo Borea. Intanto, si è dimessa presidente della Fondazione

“Nega di avere avuto notizie di violenze e intende difendersi, spiegando, punto per punto, la propria posizione. Nel frattempo, si è dimessa da consigliere e da presidente della Fondazione del Borea”. Giunto, ieri sera, da Roma, il senatore del Pdl Gabriele Boscetto è visibilmente amareggiato per l’arresto della moglie, Rosalba Nasi, di 58 anni, accusata di concorso in maltrattamenti, nell’ambito dell’operazione “Acheronte” della Guardia di Finanza, che ha permesso di porre fine a una serie di violenze inaudite e umiliazioni, patite da diversi anziani della casa di riposo “Borea”, di via Zefiro Massa, a Sanremo. Sette le persone arrestate, altrettante quelle indagate a piede libero. Rosalba Nasi, attualmente ai domiciliari, è accusata di non aver fatto nulla per porre fine ai soprusi, pur essendone a conoscenza.

Tra oggi e domani dovrebbe esserci il suo interrogatorio di garanzia: “Ancora oggi non posso pensare che sia stata a conoscenza di questi episodi – prosegue Boscetto – perchè non è il tipo di donna che gira la testa. Bisognerà, comunque, leggere le varie intercettazioni e inserirle in un contesto”.

L’onorevole Boscetto è visibilmente colpito e distrutto. Le accuse, infatti, non tanto quelle indirizzate a sua moglie, ma ai quattro operatori socio assistenziali e ai due infermieri, non sono certo tra le più leggere. Si parla di umiliazioni, percosse, anziani legati, denutriti e via dicendo. Per stanare i colpevoli sono state necessarie 155mila conversazioni presenti e telefoniche, 9.000 ore di filmati registrati; il tutto in 70 pagine di misura cautelare con cui il pm Maria Paola Marrali ha chiesto al gip Maria Grazia leopardi, e ottenuto, l’arresto di sette persone.

Gli operatori socio sanitari appartenenti alla cooperativa “Airone” finiti in galera sono: Assunta Mecca, 52 anni, nata ad Avigliano (Potenza), ma residente a Taggia; Daniele Antonio Raschellà, 47 anni, nato a Ougree (Belgio), residente a Sanremo; Silvano Fagian, 53 anni, nato a Torino e residente a Taggia; Ihor Telpov, 50 anni, originario dell’Ucraina ed abitante a Taggia; gli infermieri: Elzbieta Ribakowska, 51 anni, polacca di origine, residente a Sanremo; Cristina Ciobanu, 37 anni, nata a Mischii, in Romania, ma abitante a Sanremo.