Si è spenta a 96 anni Suor Costanza, della Congregazione di Cristo Re di Imperia




Per oltre 50 anni è stata “mamma” di centinaia di “bambinelli” dell’Istituto Charitas di Imperia.
E’ mancata ieri Suor Costanza, al secolo Gnali Ines, della Congregazione di Cristo Re di Imperia, aveva 96 anni e per oltre 50 anni è stata “mamma” di centinaia di “bambinelli” dell’Istituto Charitas di Imperia.Le esequie avranno luogo martedì 3 gennaio alle ore 9 presso la Chiesa di Cristo Re di Imperia, il feretro proseguirà poi per Lumezzane (Brescia) dove verrà sepolto presso la tomba di famiglia
Così la ricorda Giovanni Gandolfo:
Se esistesse il “Guinnes della carità” un posto d’onore sarebbe riservato a Suor Costanza (al secolo Gnali Ines) della Congregazione di Cristo Re di Imperia, volata in cielo stamattina a novantasei anni: è stata “mamma” di molte centinaia di bambini …!
Era giunta all’ Orfanotrofio di “Don Glorio” nell’immediato dopoguerra quando già l’Istituto Charitas era retto dagli indimenticabili Don Luigi, Don Mauro e Don Mario (i moschettieri della carità di Imperia), era una giovane dell’ Azione Cattolica di Lumezzane (Brescia) che voleva rendersi utile come educatrice di bambini bisognosi, una suora della Congregazione , sua conterranea, l’aveva introdotta all’Istituto retto da Don Luigi Morelati, successivamente avrebbe maturato la vocazione e sarebbe divenuta una Religiosa della Congregazione.
Si dedicò subito ai bambini più piccoli e divenne negli anni che seguirono per centinaia di orfani la loro nuova vera mamma: premurosa, affettuosa, infaticabile, dedita a tutti i servizi tipici delle mamme ; qualcuno in Borgo S. Moro ancora la ricorda accompagnare a scuola o riprendere al termine delle lezioni il folto gruppo dei piccoli ospiti, qualche maestra in pensione la ricorda ai colloqui per conoscerne l’evoluzione educativa della nidiata. Nei giochi teneva per mano i suoi “bambinelli” e comunque non li abbandonava mai proprio come una chioccia i pulcini.
Negli anni novanta ha assistito l’ultimo “piccolo ospite” del Charitas (oggi poco più che ventenne) e già ottantenne non mancava di accompagnarlo a scuola portandogli lo zainetto perché non si affaticasse !
I “suoi figli”, oggi, appreso il decesso, le stanno facendo l’ultima visita, uno di loro (oggi cinquantenne) ha ricordato davanti al feretro di essere entrato nella casa di Via Trento che aveva un anno e di essersene allontanato a ventiquattro: lei non si è mai dimenticata di lui e altrettanto ha fatto lui, proprio come tra mamma e figlio.
Se la storia vera non è scritta sui libri di carta ma in quelli dei cuori , il libro di Suor Costanza è composto di molte bellissime pagine : un vero “Guinness della carità”.