Mogli di detenuti accusate di spacciare in carcere, ecco i retroscena:i CODICI e gl’indagati/2 VIDEO






Portami la maglietta” oppure “La felpa XL, di colore viola” o ancora “Sì, ma fammi un prezzo medio” e via dicendo. Si tratta soltanto di alcuni esempi del codice che, secondo il Procuratore Cavallone, veniva utilizzato per indicare la droga
Portami la maglietta” oppure “La felpa XL, di colore viola” o ancora “Sì, ma fammi un prezzo medio” e via dicendo. Si tratta soltanto di alcuni esempi del codice che, secondo il Procuratore della Repubblica, Roberto Cavallone, di Sanremo, utilizzavano: Barbara Finazzi, 37 anni e Stefania Di Mercurio, 36 anni, rispettivamente moglie di Paolo Iuliano (detenuto) e Raffaele Vitale (ora in libertà vigilata), nelle loro conversazioni telefoniche, quando si riferivano alla droga che dovevano portare ai loro mariti, all’epoca entrambi in carcere e che consegnavano durante i colloqui. Quattro gli episodi contestati, che si riferiscono tutti all’aprile del 2011.
Oltre alle due donne, stamani, in un blitz del commissariato e della Squadra Mobile di Sanremo sono è finito in carcere anche Patrizio Vella Galioni, 22 anni, incensurato, di Sanremo; mentre sono indagati in stato di libertà: Samuel P., Francesco L., Pier Giorgio T. e naturalmente i due mariti Vitale e Iuliano. Anche in questo caso, come in altri processi, corredati da un folto numero di intercettazioni telefoniche avvenute sia in carcere, che nel bar della Finazzi, a Sanremo e in altri luoghi, si tratta di droga parlata. Felpe, magliette e altri capi di vestiario che, insomma, comparivano un po’ troppo spesso nelle telefonate e, quindi, hanno fatto presumere che ci fosse il “trucco”.
Ma non è tutto. In un’occasione, nell’aprile del 2011, quando sia Vitale che Iuliano si trovavano in carcere, uno dei due detenuti avrebbe esordito con “Tirala fuori che ci facciamo la bamba”. La frase, naturalmente, è stata intercettata. Domani, presso il carcere di Marassi, a Genova, davanti al gip Giacalone, si terrà l’interrogatorio di garanzia per entrambe le detenute.
Stefania Di Mercurio è difesa dall’avvocato Mario Ventimiglia, mentre Barbara Finazzi è assistita da Fabrizio Spigarelli. Nella misura cautelare si parla di un “continuo e incredibile persistere di condotte illecite”. Galioni, finito in carcere perchè trovato in possesso di diversa marijuana e gli altri indagati in stato di libertà, secondo il castello accusatorio sarebbero i pusher che cedevano la droga alle due donne che la portavano in carcere, nascosta tra le parti intime e la consegnavano durante i colloqui.
IL VIDEO CON LA CESSIONE DELLA DROGA NELLA SALA COLLOQUI DEL CARCERE
IL VIDEO DELL’ARRESTO