L’ipotesi di accorpamento dei punti nascita di Sanremo e Imperia, Ranise: “Ennesima penalizzazione”

4 gennaio 2012 | 07:59
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L’ipotesi di accorpamento dei punti nascita di Sanremo e Imperia, Ranise: “Ennesima penalizzazione”

“Rendiamo merito al direttore della nostra ASL, Cotellessa e alla sua dirigenza, di essersi opposto a tale decisione con fermezza. Il fatto è che, salvo ripensamenti, la decisione sembra presa”.

Intervengo in merito alla decisione della giunta regionale di accorpare i punti nascita di Imperia e Sanremo, che si è appresa poche giorni fa, in pieno clima festivo (davvero un bel regalo di Natale ). Rendiamo merito al direttore della nostra ASL, Cotellessa  e alla sua dirigenza, di essersi opposto a tale decisione con fermezza.

Il fatto è che, salvo ripensamenti, la decisione sembra presa. Bisogna essere estremamente chiari: una tale decisione è l’ennesima penalizzazione di un territorio già in sofferenza rispetto alle altre ASL ( e non solo, ma anche, per la nota questione della quota capitaria ). E pensare che un pò unanimemente avevamo apprezzato la decisione della regione di porre l’Ospedale nuovo del Ponente come priorità…

Evidentemente un conto sono gli impegni generici, altri sono i fatti concreti che la politica regionale sta portando avanti. Non ci stanchiamo di ripeterlo ( e concordo pienamente con la poszione della CISL-Medici ): una ASL virtuosa come la nostra deve essere premiata, e non "utilizzata" per coprire i debiti di altri. Devono essere preservati i Poli Ospedalieri così come sono, in attesa di avere concretamente il nuovo ospedale, e l’e’ventuale razionalizzazione non deve significare chiusura di reparti di provata professionalità.

Una tale decisione penalizzerebbe inoltre tutto il blocco operatorio del presidio individuato ( che non potrebbe essere che quello di Imperia, con circa 1000 parti all’anno contro i poco più di 500 di Sanremo ), a causa dell’inevitabile intasamento delle sale . Inoltre ( oltre al danno la beffa…) una tale ristrutturazione non sarebbe a certo costo zero, ma comporterebbe ulteriori spese di ristrutturazione e adeguamento! Il fatto è che decisioni così cruciali devono essere prese in accordo e non contro il territorio, ascoltando le parti, sia politiche, che sindacali e ovviamente tecniche e professionali, ben rappresentate nella nostra ASL. Abbiamo chiesto di aprire un confronto con il Presidente della Regione, ormai da tempo, ma tale richiesta, avanzatapiù volte dai Sindaci del ponente e dei presidenti dei distretti socio-sanitari, è rimasta per ora lettera morta."

Antonello Ranise, Presidente Distretto Socio-Sanitario n. 3 Imperiese