Letti & Recensiti: Matteo Moraglia ci parla di un libro dedicato al “Giorno della memoria”

“La fortuna dei Mejier”, di Charles Lewinsky (Einaudi). Essere ebrei, nella svizzera di fine ‘800 è più facile che in tanti altri luoghi…
Venerdì prossimo ricorre il Giorno della memoria, giorno in cui, 67 anni fa, venivano abbattuti i cancelli di Auschwitz ed il mondo prendeva coscienza con dolore dei tragici avvenimenti che avevano avuto luogo durante il regime nazista. Purtroppo però l’antisemitismo non fu un male esclusivamente del nostro secolo (come dimenticare i pogrom del XVIII e XIX secolo e la ghettizzazione iniziata già a partire dal 1200) e ricordarlo, almeno una volta all’anno, sarà forse utile affinché un tale orrore non abbia a ripetersi.
Il libro di cui vi parlo oggi ripercorre circa un secolo, a cavallo tra otto e novecento, della vita di una famiglia ebrea in Svizzera, di come vissero e di come videro le persecuzioni sfiorarli, pur rimanendo sempre al riparo nella sicura terra elvetica. Questo è un libro che non solo vi consiglio, ma che addirittura troverei utile fosse fatto leggere nelle scuole per come centra l’argomento senza mai parlarne apertamente, per come restituisce fedelmente la sensazione di distacco tra loro ed il resto del mondo.
La fortuna dei Mejier
Charles Lewinsky
Einaudi
15,80€
Essere ebrei, nella svizzera di fine ‘800 è più facile che in tanti altri luoghi. Eppure l’antisemitismo è sempre presente, come un’ombra, ai lati della narrazione, come quando le stoffe di Janki vengono accusate di essere portatrici di pestilenze, o come quando Pinchas non può più esercitare la sua professione a causa di un referendum. Divenuto ricco, il figlio di Janki, Shmul, si farà battezzare per cercare di entrare a far parte della “società” di Baden, non solo senza riuscirci, ma alienandosi così l’amore della propria famiglia. Una vita complicata, che assisterà con orrore ai racconti dei profughi della Germania hitleriana fino a conoscerli personalmente con la perdita di un proprio membro, Ruben, che non farà mai ritorno. Un romanzo a volte leggero, intrecciato con una saga familiare (le vicende intime dei Mejier, combattuti tra amori impossibili e le ansie del vivere quotidiano) e con la storia, per una lettura piacevole e su cui riflettere.