Indulgenza (P.r.c) sul porto turistico: “situazione di stallo insostenibile colpa della destra “

13 gennaio 2012 | 14:37
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Indulgenza (P.r.c) sul porto turistico: “situazione di stallo insostenibile colpa della destra “

…che da dodici anni è al governo del Comune, che di fatto ha assecondato una privatizzazione della portualità cittadina che oggi rivela in modo atroce tutta la sua ingovernabilità…

Riceviamo e pubblichiamo:

La situazione di stallo nella gestione del nuovo porto turistico si è fatta clamorosa e insostenibile.
Essa è la conseguenza delle scelte politiche e della condotta amministrativa della Destra da dodici anni al governo del Comune, che di fatto ha assecondato una privatizzazione della portualità cittadina che oggi rivela in modo atroce tutta la sua ingovernabilità.
Le risorse in argomento avrebbero avuto bisogno di essere valorizzate con altro criterio, a partire dall’assicurazione, a suo tempo, di un ben diverso ruolo dell’attore istituzionale e da una superiore coscienza della loro importanza quali ricchezza della collettività e beni comuni.

Oggi, l’Amministrazione Comunale si ritrova in un vero cul de sac e fa come il cane che si morde la coda, avendo avuto la possibilità, un paio di anni fa, di ricredersi su certi indirizzi e di cambiare davvero registro e non avendolo fatto per proseguire lungo una sciagurata ‘strada maestra’, anche oggettivamente favorevole alle volubilità dei privati. Privati, la cui affidabilità ora è messa in discussione dagli stessi soggetti politici e istizionali che li avevano ‘sponsorizzati’ e introdotti!!
In queste ultime ore, il Sindaco fa intendere di essere disposto a prestare attenzione a proposte che dovessero essere fatte dalle Opposizioni con spirito costruttivo, ma quando, solo qualche mese fa, per il consiglio di amministrazione della spa, abbiamo proposto unitariamente un nome di competenza alltissima, persino internazionale, come quello del Dott. Marchesiello, la nostra indicazione è stata tranquillamente ignorata.

Dopo tutto quello che è successo all’ingegner Lunghi, dirigente dell’Ufficio Porti e Demanio, che a suo tempo aveva firmato la revoca della concessione alla "Porto di Imperia", quanto si va dicendo pubblicamente sulla "ingestibilità" della situazione, da parte di chi ha la responsabilità del governo locale, è davvero impressionante.
Il Sindaco sembra prendere coscienza all’improvviso dell’estrema gravità delle cose e pronuncia parole di fuoco all’indirizzo della spa, partecipata dallo stesso Comune, lamentando il fatto che i lavori siano fermi e che delle opere a scomputo non si veda "neppure l’ombra", arrivando al punto di dire che l’unica cosa "eseguita" è la rimozione della montagna di terra e a dubitare della congruità della permuta.
Aggiungiamo lo scandolo vergognoso del capannone abusivo, che fa tuttora bella mostra di sè, le condizioni di inagibilità sofferte dai cantieri della nautica, la mancata manutenzione del Parco Urbano, e il quadro si fa ancora più sconcertante.

Il punto è che se la scelta cui è chiamata l’Amministrazione non è semplicemente una questione "di tempi", come puntualizza il Sindaco, essa non è neanche riducibile ad una sorta di prova di forza o di contrattazione materiale da giocare con l’ ‘asso nella manica’ della titolarità a decidere: la conferma o meno della concessione, infatti, non può prescindere, come ben sanno la Giunta Municipale e gli Uffici, dalla considerazione puntuale degli elementi sopra indicati, il cui vaglio è giuridicamente rilevante.

In questo desolante contesto, ‘brillano’ anche le recentissime esternazioni del Sig. Ramone, appena nominato dal Sindaco nel consiglio di amministrazione della "Porto di Imperia", che senza mezzi termini ha parlato, come se fosse appena atterrato sulla piattaforma del locale eliporto con un’astronave proveniente da un altro pianeta, della mancanza assoluta di "marketing territoriale" nella gestione delle infrastrutture cittadine e delle risorse locali.

Alla luce di simili circostanze, data la gravità delle implicazioni che la questione della portualità ha per l’intera Città, sempre più pesantemente colpita dagli esiti della crisi economica e occupazionale, torniamo a chiedere al Sindaco, che sta pagando anche gli errori di chi lo ha preceduto e di chi lo ha coadiuvato, di considerare in prima persona l’impossibilità manifesta per l’Amministrazione che guida di produrre risposte efficaci a risolvere la suddetta situazione e di fare perciò un conseguente passo indietro quale segno di responsabilità verso la Città.

Pasquale Indulgenza
capo gruppo P.R.C. al Comune di Imperia