Continua fino al 6 gennaio alla Galleria Monteoliveto di Napoli, la personale di Serenella Sossi

Una mostra “concettuale”, soggetti carichi di riferimenti mitologici, letterari, filosofici e psicologici, ma la cui lettura rimane semplice e accattivante.
Continua fino al 6 gennaio, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Nizza, del Club Artisti franco-italiano della C.C.It a Nizza, del Coalcit Comitato per le Attività Linguistiche e Culturali Italiane e dell’Associazione stArt di Nizza, presso la Galleria Monteoliveto di Napoli, la mostra personale di pittura e scultura dell’artista imperiese, nizzarda d’adozione, Serenella Sossi.
Una mostra "concettuale", soggetti carichi di riferimenti mitologici, letterari, filosofici e psicologici, ma la cui lettura rimane semplice e accattivante. Realtà e immaginazione, visibile e invisibile, il continuo alternarsi tra reale e immaginario, figurativo e astratto, continue contrapposizioni, duplicità, una suggestiva esposizione carica di significati, che chiude la stagione 2011 delle mostre (Chantal Lora, Galleria Monteoliveto, curatrice della mostra)
Il pubblico presente ha particolarmente apprezzato il taglio culturale dell’ evento presentato da Damiano Gedressi che ha dato “voce” a testi, alcuni dell’artista stessa, focalizzati, oltre che su tematiche di attualità, sul personaggio di una Calypso diversa, a tratti moderna…
«L’intera esposizione è il trionfo del dualismo, gli opposti s’incontrano e imparano a convivere, tanto concettualmente quanto matericamente. Le sculture così morbide nei contorni si affiancano ai dipinti dove l’olio si stende sulla tela accogliendo spesso stilizzate figure umane o eleganti simboli. In questa carrellata di opere dai colori decisi e dalle forme compatte s’inseriscono lavori dove il mito e la contemporaneità sono protagonisti, senza mai dimenticare il tema tanto caro delle “gru”» (Damiano Gedressi, critico d’arte)
Ampio spazio alla mostra con le giornaliste Rosaria Morra del Roma e Daniela Ricci del Mattino, la stampa della provincia di Imperia, Sanremo, Savona, fino alla Costa Azzurra e Montecarlo.
Serenella Sossi, infatti, è presente in ogni creazione con il suo spirito libero e acuto, con il suo vedere le cose senza veli, senza preconcetti, senza pregiudizi, con la sua schiettezza e sincerità intellettuali, espresse tanto nella pittura quanto nella scultura, tanto con la materia quanto con il concetto. La sua Calypso, infatti, esce da un mare nero, da un sole rosso, sprigionando tutta la passionalità che ha dentro, mentre le sue gru, il suo passaggio, il suo mezzo, il suo domani si stagliano in cieli tersi, e poi c’è la contemporaneità, come il tragico evento delle Torri gemelle, rappresentate in tutta la cruda realtà della tragedia che le ha travolte, e, infine, l’Islam e il suo universo. (Rosaria Morra, giornalista, il Roma)
Una ricerca astratta attraverso il lavoro materico di più tecniche e collage per una mostra «concettuale», che affronta soggetti carichi di riferimenti mitologici, letterari, filosofici, psicologici, la cui lettura rimanda alle contrapposizioni del presente. (La Stampa)
Un bell’articolo di Gennaro Oliviero, presidente dell’Associazione Amici di Marcel Proust di Napoli e curatore del giardino di Babuk di prossima pubblicazione sul Denaro che ha dato ampia notizia dell’evento già con un primo articolo il 26 novembre.
Tra le varie opere in mostra … un gruppo di dipinti, "Calypso" che partendo dal mito omerico approda a metaforiche suggestioni, che esprimono una femminilità estranea a formule e stilemi abusati, per radicare valenze personalissime che rivelano l’ansia di catturare, al di là del visibile ed invisibile – appunto oltre il mito – l’imprendibile dei sogni e delle speranze che affiorano dal profondo della sensibilità di ogni vero artista … Le suggestioni letterarie, i coinvolgimenti emotivi, le esperienze vissute hanno portato Serenella Sossi a sperimentare il modulo visivo legato ad "Ogigia", … quasi a voler materializzare una catarsi sofferta, cercata e vissuta, nella pienezza di un’esperienza in cui forme, colori, allusioni… fanno da costante spunto ad emozioni che lo spettatore vede rappresentate e rivissute. Un lavoro pittorico e plastico, quello di Serenella Sossi, che attraverso tele e sculture…proseguono un percorso che ha registrato la presenza della nostra Artista nelle grandi città europee, a conferma di un impegno e di una maturità consolidata e apprezzata (Gennaro Oliviero, Curatore del "Giardino di Babuk").