Botte e minacce alla moglie: condannato a 2 anni e 8 mesi il panettiere 41enne Rocco Penna

Fu proprio la donna, presentando denuncia ai carabinieri, nel 2009, a far scoprire a carico dell’uomo un vero e proprio arsenale che nascondeva nel suo forno in frazione Borghetto, a Bordighera
Il gup Laura Russo di Sanremo ha condannato, oggi, a 2 anni e 8 mesi di reclusione, nelle forme del rito abbreviato: Rocco Penna, 40 anni, il panettiere calabrese, originario di Seminara (Reggio Calabria), ma abitante a Vallebona, accusato di maltrattamenti in famiglia, per aver più volte picchiato e minacciato la moglie, di 37 anni. Proprio in seguito alla denuncia che la donna presentò, nel settembre del 2009, i carabinieri scoprirono un vero e proprio arsenale, che Penna aveva occultato tra i macchinari per impastare il pane e i sacchi di farina, nel forno di frazione Borghetto, a Bordighera. Per la detenzione delle armi venne condannato, il 10 marzo del 2010, a 3 anni di reclusione. Presente all’udienza anche il suo difensore, l’avvocato Bruno Di Giovanni. A suo carico numerosi episodi di violenza nei confronti della donna, che finì anche in ospedale.
Per quanto riguarda la armi.
Diversi i capi di imputazione a lui contestati, in particolare la detenzione di un fucile a canne mozze, con matricola abrasa. Al momento dell’irruzione, i militari sequestrarono: un fucile Beretta calibro 12; un fucile di fabbricazione francese calibro 12; un fucile a canne mozze senza marca e matricola; una carabina con silenziatore; una pistola con matricola abrasa; una canna per fucile modificata; due spade giapponesi modello ‘katana’; 2 sciabole; una decina di coltelli vari, tra cui una ‘pattada (tipico coltello sardo a serra manico); un centinaio di cartucce calibro 7,65; circa 400 munizioni calibro 22 e una settantina di cartucce calibro 12.