Truffa sui contributi per l’alluvione del 2000: Barabaschi assolto per non aver commesso il fatto

20 dicembre 2011 | 12:43
Share0
Truffa sui contributi per l’alluvione del 2000:  Barabaschi assolto per non aver commesso il fatto

“I giudici genovesi, finalmente, hanno fatto giustizia nei confronti di uno stimato professionista che ha recuperato la sua serenità”

La Corte di Appello di Genova ha assolto dall’accusa di truffa, per non aver commesso il fatto, il geometra ventimigliese Paolo Barabaschi; mentre ha assolto per avvenuta prescrizione del reato gli altri tredici imputati, tutti clienti.

Si tratta del secondo grado di giudizio alla prima tranche dell’inchiesta sulla truffa per i contributi relativi ai danni alluvionali del 2000, con decine di privati finiti sotto inchiesta per aver ottenuto rimborsi regionali per circa un milione di euro, per danni inesistenti oppure gonfiati, grazie alle perizie di tecnici compiacenti. In questo caso, la Corte ha ritenuto che quelle di Barabaschi – condannato in primo grado (il 9 luglio del 2008) a 3 anni e 8 mesi di reclusione e all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e 2 dalla sua professione – non fossero assolutamente perizie gonfiate e pertanto lo ha assolto. Il Procuratore Generale, Pio Macchiavello, comunque, nel corso della sua discussione aveva già chiesto l’assoluzione per prescrizione.

”Il mio assistito non ha commesso il fatto, perchè tra l’altro il profitto ricevuto dalle perizie estimative che ha redatto, e’ esclusivamente il corrispettivo percepito dai clienti in via preventiva, anche rispetto all’erogazione dei contributi da parte della Regione agli stessi clienti – ha affermato l’avvocato di Barabaschi, Mario David Mascia – e non era possibile imbastire una truffa ai danni delle pubbliche amministrazioni. I giudici genovesi, finalmente, hanno fatto giustizia nei confronti di uno stimato professionista che ha recuperato la sua serenità”.

Gli altri imputati, tutti beneficiari dei contributi, per i quali e’ stata riconosicuta la prescrizione, sono: Emilia Lorenzi, Giuseppe Scarfone, Assunta Patricano, Danila Muratore, Francesco Di Vincenzo, Cesare Rossi, Luciana Elena Secco, Margherita Alunno Violini, Maria Antonietta Caruso, Nicola Riotto, Giuseppe Miceli e Vincenza Bagalà. Per tutti loro, invece, vengono confermate le statuizioni civili. Presente all’udienza anche l’avvocato Maurizio Boeri, di Sanremo, parte civile, in rappresentanza della Regione Liguria.