Perfetta riuscita per il convegno SPES dedicato al futuro lavoratori dei ragazzi con handicap

8 dicembre 2011 | 17:30
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Perfetta riuscita per il convegno SPES dedicato al futuro lavoratori dei ragazzi con handicap
Perfetta riuscita per il convegno SPES dedicato al futuro lavoratori dei ragazzi con handicap
Perfetta riuscita per il convegno SPES dedicato al futuro lavoratori dei ragazzi con handicap

Sala consiliare affollatissima e momenti di commozione.
Il bilancio di due anni di laboratorio e le prospettive occupazionali presentati dal presidente Codarri
Le considerazioni dell’Assessore regionale Giovanni Barbagallo

Sala gremita, momenti di commozione e grandi progetti pronti all’avviamento: così il convegno “Un Lavoro per il Futuro” ha chiuso nella mattina di lunedì 5 dicembre due anni di impegno della Spes nella conduzione di 4 laboratori protetti (informatica, manualità, orto e cucina) ed avviato i programmi per l’inserimento lavorativo dei 32 ragazzi diversamente abili finora impegnati nell’apprendimento di teoria e pratica.
In una Sala consiliare del Comune di Ventimiglia piena in ogni ordine di posti, dopo il saluto delle autorità (l’assessore Guglielmo Guglielmi in rappresentanza del sindaco Gaetano Scullino, e il dottor Roberto Anselmo per la Asl 1), il presidente Luciano Codarri ha illustrato le linee guida dell’impegno finora svolto, basato su laboratori protetti e borse lavoro, e le imminenti prospettiva di concretizzazione che porteranno all’inserimento progressivo dei ragazzi e delle ragazze diversamente abili in una cooperativa sociale recentemente costituita.
“Il lavoro – ha detto Codarri – deve portare alla soddisfazione di se stessi. Non deve avere solo un aspetto terapeutico ma di piena valorizzazione della persona. Un lavoro utile permette di sentirsi utili nella società e per la società. Lo scopo delle prossime iniziative sarà quello di trovare uno sbocco lavorativo che superi l’assistenzialismo e che non si fermi alle illusioni, che sia un lavoro vero e retribuito e non una finta occupazione studiata come consolazione. Il lavoro si svolgerà lungo i quattro filoni che hanno caratterizzato i laboratori”.
L’attività dei laboratori e le testimonianze dei ragazzi che vi hanno preso parte attiva sono state illustrate per mezzo di un filmato di circa 30 minuti realizzato con immagini dei quattro filoni di attività e con le interviste ai diretti protagonisti, ai quali sono stati poi consegnati i diplomi di frequenza e profitto.
A fianco degli interventi dei vari attori sociali che hanno permesso lo svolgimento dei progetti (Provincia, Distretto Sociale, Asl, Cisl, Cgil) è stata portata anche la testimonianza dei bambini e delle bambine della classe quarta elementare di Roverino che hanno frequentato la Fattoria Didattica della Spes apprendendo le tecniche di lavoro dagli stessi ragazzi disabili e collaborando con loro nella coltivazione di alcuni ortaggi e nella cura degli animali da cortile. Gli alunni, coordinati dalle insegnanti Barbara Finesi e Carla Papalia Forgioni e dalla dirigente Maria Teresa Gorlero, hanno letto i loro componimenti ispirati dalla partecipazione al progetto “Orto Insieme” e cantato, in onore dei ragazzi della Spes, la canzone “Se provi a volare” di Luca Dirisio, non senza un brivido di commozione sparsosi in tutta la platea.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Giovanni Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura.
“Nel suo piccolo – ha detto Barbagallo – la Spes sta mettendo in pratica tutte le direttive regionali in materia di agricoltura. In questo progetto rientrano il recupero del territorio, la produzione a chilometro zero, la fattoria didattica, la lavorazione e la conservazione dei prodotti, l’agriturismo. Un esempio per tutti, soprattutto considerando che la realizzazione di tutto ciò passa attraverso le mani di ragazzi diversamente abili”.