Incendiò la ditta nella quale lavorava: tra pochi giorni il rito abbreviato per Giuseppe Scamardella

Sara’ processato a breve nelle forme del rito immediato Giuseppe Scamardella, 54 anni, accusato di danneggiamento a seguito di incendio, perchè ritenuto colpevole dell’attentato incendiario alla sede della ditta di impianti elettrici “Aclasto”, di via Merdiana, a Sanremo, che lui stesso avrebbe incendiato per dispetto, dopo che il titolare (Luca Aclasto), nel marzo scorso lo aveva licenziato, in quanto sorpreso piu’ volte a bere alcolici durante il lavoro. 

L’avvocato Stefania Lombardi, ha gia’ annunciato che, dopo essersi concertata con il pubblico ministero Monica Supertino, chiedera’ un rito alternativo, ovvero il patteggiamento. Se poi la pena si rilevasse inferiore ai due anni, per Scamardella (che è incensurato) non si apriranno le porte del carcere e neppure quelle di una possibile detenzione domiciliare; tutto ciò grazie ai benefici della condizionale.

 Si tratta di una vicenda molto contrastata con da una parte la difesa dell’imputato che sostiene che Scamardella (ora a Napoli da alcuni parenti) avrebbe agito in presa alla disperazione, avendo saputo di aver lavorato per tre anni in nero e non avendo trovato altro impiego, pur avendo una figlia da mantenere agli studi; dall’altra il suo ex datore di lavoro, Luca Aclasto, nel sostenere che era un tipo violento, aggiunge che il rapporto di lavoro era basato su accordi reciproci.