Frontalieri: approvato alla Camera un ordine del giorno per la conferma del bonus fiscale

20 dicembre 2011 | 17:55
Share0
Frontalieri: approvato alla Camera un ordine del giorno per la conferma del bonus fiscale

Il Governo, con l’intervento del Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda, ha assunto l’ordine del giorno facendolo proprio e impegnandosi ad attuarlo con il decreto ‘milleproroghe’ che andrà in discussione nelle prossime settimane.

La Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno – elaborato dai responsabili nazionali e territoriali imperiesi di Cgil, Cisl e Uil – che impegna il Governo ad affrontare con urgenza e a risolvere nel primo provvedimento utile il problema della proroga, anche per il 2012, della franchigia fiscale di 8.000 euro per i redditi dei lavoratori frontalieri.

Il Governo, con l’intervento del Ministro per i rapporti con il Parlamento Piero Giarda, ha assunto l’ordine del giorno facendolo proprio e impegnandosi ad attuarlo con il decreto ‘milleproroghe’ che andrà in discussione nelle prossime settimane. In provincia di Imperia, ma soprattutto nella zona di Ventimiglia, sono circa 4.000 i lavoratori frontalieri che prestano la propria attività in Francia o nel Principato di Monaco e che, pur producendo un reddito all’estero, vengono ogni anno tassati anche in Italia.

Nel 2003, proprio per evitare la doppia imposizione fiscale, era stata istituita una franchigia a favore dei frontalieri impiegati negli stati con i quali l’Italia aveva sottoscritto accordi specifici. In questo caso, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino.

IL TESTO DELL’ORDINE DEL GIORNO

Fin dal 2003 è stata prevista una franchigia fiscale per i lavoratori italiani sottoposti a doppia imposizione fiscale; sono i lavoratori che risiedono in Italia e lavorano in Stati esteri, con i quali l’Italia non ha sottoscritto accordi specifici, principalmente la Repubblica di San Marino ed il Principato di Monaco;

l’importo della franchigia non tassabile, fissato nel 2003, in 8000 euro non è stato aumentato nel corso degli anni, né le iniziative parlamentari per adeguarlo all’aumento del costo della vita hanno avuto seguito;

sono più di 6.000 i lavoratori frontalieri che dall’Emilia-Romagna e dalle Marche si recano a lavorare nella Repubblica di San Marino e oltre 6.000 che dalla Liguria si recano a lavorare in Francia e nel Principato di Monaco. Inoltre, la franchigia ha validità per tutti i frontalieri italiani occupati nei cantoni svizzeri di frontiera oltre la della fascia di 20 chilometri, così come stabilito con l’Accordo del 3 ottobre 1974 relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri ed alla compensazione finanziaria a favore dei Comuni italiani di confine, recepito successivamente nella Convenzione italo-svizzera del 9 marzo 1976 (Convenzione tra la Confederazione svizzera e la Repubblica italiana per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio), entrata in vigore il 27 marzo 1979;

la copertura finanziaria della franchigia non tassata, dettata dall’esigenza di non penalizzare i redditi dei lavoratori frontalieri sottoposti a doppia imposizione, è stata assicurata di anno in anno dalle leggi dello Stato fino al 2011 e scadrà al 31 dicembre 2011 in forza dell’art. 1 comma 7-bis del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194 convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25; la crisi economica che non ha risparmiato la Repubblica di S. Marino, ha indotto il Governo sanmarinese a varare nel dicembre scorso una finanziaria di tagli e nuove entrate atti a coprire il deficit; parte di essi derivano da una mancata detrazione del 9 per cento, applicata solo sulle buste paga dei lavoratori frontalieri italiani;

il predetto prelievo, oltre a ledere il diritto all’uguaglianza del trattamento dei lavoratori negli stessi luoghi di lavoro, determina un sensibile peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori frontalieri occupati a San Marino, l’economia originata dal lavoro transfrontaliero rappresenta la fonte primaria per le popolazioni e per lo sviluppo dei territori confinanti con le nazioni sopra menzionate;

impegna il Governo

ad affrontare con urgenza e risolvere nel primo provvedimento utile il problema della proroga, anche per il 2012, della franchigia di 8000 euro per i redditi di tutti i lavoratori transfrontalieri italiani occupati nei termini sopra esposti.

Marchioni, Narducci, Scandroglio, Pizzolante, Vannucci, Tullo, Rossa