Corruzione/millantato credito: chiesti 4 anni per il giudice Boccalatte e 3 per l’ex autista Fasolo






Parte lesa nel procedimento è il magistrato di Sorveglianza, di Genova, Giorgio Ricci, che Boccalatte avrebbe tirato in ballo con i pregiudicati promettendo pressioni nei suoi confronti per ottenere ulteriori benefici/ AGGIORNAMENTI
I sostituti procuratori di Torino: Giancarlo Avenati bassi e Marco Gianoglio, hanno chiesto, oggi, al termine della requisitoria, una condanna a 4 anni di reclusione per per l’ex presidente dei tribunali di Imperia e Sanremo, Gianfranco Boccalatte, accusato di millantato credito e corruzione in atti giudiziari per aver praticato favori a malavitosi, in cambio di denaro. Tre anni di reclusione, invece, sono stati chiesti per il suo ex autista, Giuseppe Fasolo, accusato in concorso di millantato credito e il cui ruolo sarebbe quello di intermediario tra i magistrati e il giudice Boccalatte.
Parte lesa nel procedimento è il magistrato di Sorveglianza, di Genova, Giorgio Ricci, che Boccalatte avrebbe tirato in ballo con i pregiudicati promettendo pressioni nei suoi confronti per ottenere ulteriori benefici.
Renato Saponaro e Vittorio Laterza sarebbero stati i presunti beneficiari dei favori. Si tratta dei due pregiudicati che secondo il castello accusatorio del pm Giancarlo Avenati Bassi (uno dei cinque magistrati del pool coordinato dal procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli) avrebbero dovuto beneficiare (ma non è stato così) di quelle misure alternative che Boccalatte avrebbe dovuto ottenere da Ricci (vittima del millantato credito), per conto di Fasolo.
LE ALTRE UDIENZE
Domani (martedì 13), davanti al gup parleranno l’avvocato di parte civile del magistrato Giorgio Ricci e l’avvocato Metello Scaparone, uno dei due difensori del giudice Boccalatte.
Mercoledì 14: parleranno gli avvocati Alessandro Moroni (Boccalatte), di Sanremo e Alfonso Aliperta (Fasolo), di Torino
Giovedì 15: parlerà l’avvocato Alessandro Mager (Fasolo), di Sanremo
Martedì 20: è prevista la decisione
RIEPILOGO IMPUTAZIONI
Nello stesso processo è già stato condanato a 2 anni e 4mesi di reclusione l’ex autista Fasolo, per la vicenda Saponaro, la stessa per la quale il giudice Boccalatte è imputato di millantato credito nei confronti del giudice Ricci.
Boccalatte, ora, dev’essere processato con l’accusa di corruzione per la vicenda Andreacchio, stessa vicenda per la quale Fasolo è tuttora a processo. Boccalatte risponde anche di millantato credito per la vicenda di Luca Zagari e Sansalone
IL CASO SANSALONE-SAPONARO
Secondo il castello accusatorio: Nicola Sansalone, 62 anni, di Gioia Tauro (Reggio Calabria) avrebbe domandato a Fasolo di chiedere a Boccalatte di far leva sul giudice di Sorveglianza di Genova, affinche’ venissero concessi gli arresti domiciliari a Renato Saponaro, che ancora oggi si trova in carcere. Richiesta, dunque, che non ando’ mai a buon fine. Sansalone si sarebbe rivolto a Fasolo, nel corso della sua detenzione ai domiciliari.
Il figlio di Saponaro potrebbe aver tenuto i contatti con Sansalone. Secondo l’accusa, Fasolo si sarebbe fatto portavoce con Boccalatte per fare ottenere dei permessi premio a un altro detenuto, Vito Laterza. L’accusa di Sansalone e Fasolo, nei confronti del magistrato di sorveglianza di Genova, è di millantato credito. I due imputati, secondo il pm, Giancarlo Avenati Bassi si sarebbero offerti di ottenere i benefici, in cambio di denaro.