Corruzione in atti giudiziari: inizia una lunga settimana di udienze al processo Boccalatte

11 dicembre 2011 | 10:20
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Corruzione in atti giudiziari: inizia una lunga settimana di udienze al processo Boccalatte

Davanti al gup del tribunale di Torino, infatti, si terranno nuove udienze: lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre; con prosecuzione martedì 20

Inizia una lunga settimana di udienze al processo contro l’ex presidente dei tribunali di Imperia e Sanremo, Gianfranco Boccalatte, accusato di millantato credito e corruzione in atti giudiziari per aver praticato favori a malavitosi, in cambio di denaro.

Davanti al gup del tribunale di Torino, infatti, si terranno nuove udienze: lunedì 12, martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 dicembre; con prosecuzione martedì 20. Alla scorsa udienza, quella di lunedì 7 dicembre, il dottor Bosco, di Torino, ha illustrato una perizia volta a ricostruire, nei dettagli, la personalità del giudice.

"Boccalatte ha una personalità di tipo narcisistico – ha detto – che lo rende incline ad accondiscendere le aspettative degli altri e a prestarsi alle richieste altrui". Nel corso della stessa udienza è stato, poi, ascoltato come teste, anche il direttore del carcere di Imperia, Nicolò Mangraviti, che ha sottolineato come l’interesse dimostrato dal giudice nei confronti di alcuni detenuti, uno in particolare, del carcere, fosse dettato da motivi umanitari e non da interessi personali.

E’ stato, quindi, ascoltato, per circa un’ora e mezza, lo stesso Boccalatte, che ha sottolineato come questa sua eccessiva disponibilità verso gli altri lo abbia esposto a una serie di rischi. Boccalatte ha anche affermato che qualsiasi sbaglio possa avere commesso, e’ sempre stato involontariamente e non ha mai preso soldi da nessuno. Nell’ambito dello stesso procedimento sono coimputati: Nicola Sansalone, 62 anni, e Leonardo Michele Andreacchio, 50 anni, entrambi di origine calabrese, ritenuti i beneficiari dei presunti favori e Giuseppe Fasolo, l’ex autista del giudice Boccalatte, considerato il trait-union tra il giudice e i richiedenti.

Boccalatte e Fasolo, in particolare, sono accusati di corruzione in atti giudiziari e di millantato credito tentato; Sansalone, di millantato credito (consumato e tentato); Adreacchio, di corruzione. In particolare: Boccalatte, Fasolo e Sansalone rispondono, in concorso, di corruzione in atti giudiziari. Per millantato credito, Fasolo ha già avuto una prima condanna, in procedimento connesso a 2 anni e 4 mesi di reclusione.