DISCUSSIONE DELLA DIFESA |
Cronaca
/
Sanremo e dintorni
/

Corruzione in atti giudiziari a millantato credito: gli avvocati di Fasolo chiedono l’assoluzione

15 dicembre 2011 | 15:20
Share0
Corruzione in atti giudiziari a millantato credito: gli avvocati di Fasolo chiedono l’assoluzione
Corruzione in atti giudiziari a millantato credito: gli avvocati di Fasolo chiedono l’assoluzione
Corruzione in atti giudiziari a millantato credito: gli avvocati di Fasolo chiedono l’assoluzione

I pm, durante la requisitoria, avevano chiesto una condanna a 3 anni per Fasolo e 4 anni per Boccalatte. Martedì prossimo (20 dicembre) è attesa la sentenza, in quanto i pubblici ministeri hanno annunciato che non replicheranno.

Gli avvocati Alfonso Aliperta e Alessandro Mager hanno chiesto l’assoluzione, oggi, davanti al gup del tribunale di Torino, al processo che vede sul banco degli imputati: Giuseppe Fasolo, l’ex autista del giudice Gianfranco Boccalatte – quest’ultimo ex presidente dei Tribunali di Sanremo e di Imperia – al processo per millantato credito e corruzione in atti giudiziari (in concorso col magistrato), perche’ accusato di aver chiesto denaro a pregiudicati promettendo loro benefici, grazie all’intercessione del giudice, anche lui imputato.

I due difensori, dopo circa tre ore di discussione, hanno voluto dimostrare l’infondatezza delle accuse mosse dai pubblici ministeri: Giancarlo Avenati Bassi e Marco Gianoglio (della Procura del capoluogo piemontese, competente a decidere sui magistrati liguri), che durante la requisitoria hanno chiesto una condanna a 3 anni per Fasolo e 4 anni per Boccalatte. Martedì prossimo (20 dicembre) è attesa la sentenza, in quanto i pubblici ministeri hanno annunciato che non replicheranno. Due, in questo caso, i fatti contestati a Fasolo.

Da una parte il millantato credito, con una lettera recapitata a un detenuto, Luca Zagari, arrestato per evasione dagli arresti domiciliari, al quale – secondo l’accusa – Fasolo avrebbe promesso un interessamento del giudice Boccalatte, in cambio di 30mila euro. Lettera che venne consegnata, sempre secondo i pm, da Nicola Sansalone, 62 anni, originario di Gioia Tauro (Reggio Calabria). In questa vicenda Boccalatte non è minimamente citato. Dall’altra parte, c’è il concorso in corruzione in atti giudiziari, in merito ai presunti favori praticati ad altri detenuti, con Fasolo che avrebbe fatto da trait union con Boccalatte. Quest’ultimo, in un caso, e’ accusato di millantato credito per aver promesso – a sua volta – un interessamento con il magistrato di sorveglianza di Genova, Giorgio Ricci.