Consiglio comunale di Sanremo: iniziata la discussione su convenzione Festival

5 dicembre 2011 | 21:54
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Consiglio comunale di Sanremo: iniziata la discussione su convenzione Festival

Il vicesindaco Claudia Lolli ha illustrato i punti principali della convenzione concordati al termine della lunga trattativa con Viale Mazzini iniziata nel luglio scorso

Approda in consiglio comunale di Sanremo la discussione sella convenzione triennale con la Rai del “Festival della Canzone Italiana” anni (2012- 2013-2014).
Il vicesindaco Claudia Lolli ha illustrato i punti principali della convenzione concordati al termine della lunga trattativa con Viale Mazzini iniziata nel luglio scorso. “E’ stata subito una trattativa difficile in quanto la Rai era disponibile a trattare una nuova convenzione tutta al ribasso rispetto a quanti avvenuto nella precedente convenzione triennale” ha commentato  la Lolli ricordando le misure di contenimento della spesa attuate dalla tv pubblica.
“La convenzione che presento a grandi linee ha portato: alla conferma triennale della manifestazione con 5 serate ogni anno e corrispettivo per il comune di 7 milioni di euro. Costi ridotti a tetto massimo 200.000 euro. Introdotto articolo in cui dice che  Comune e Rai scioglieranno location (Ariston o mercati dei fiori). Palafiori come location preferenziale per collegamenti. Dal 25 al 30% per eccesso ragazzi Area Sanremo promotion. Addobbi floreali e promo di 20secondi tutte le sere che porta videata su Sanremo, fiori, città e ciclabile.  Noleggio Ariston da 135 giorni ridotto a 80 riducendo costo per il Comune.
Visto il  momento economico difficile, penso che la convenzione che andiamo a votare sia a giusta tutela per la città e della manifestazione. Il Festival ha fatto la storia del Paese. La Rai ormai è azienda che deve fare budget, che vuole fare spettacoli a km zero,dove ciò che importa è il format. Loro vogliono spersonalizzare il festival per renderlo un format come tanti altri.  La Rai forse può rischiare di perder il Festival di Sanremo, di farne un altro con altro nome. Ma Sanremo, la nostra città, si può permettere di perdere il festival? Può permettersi di trovare qualcosadi  equivalente? Il festival è una manifestazione fondale, un veicolo promozionale”.
Perplessità da parte dell’opposizione. A prendere la parola per prima la consigliera Daniela Cassini, diffidente nei confronti della Rai: “La Rai ha una struttura che sa contrattare e non torna a casa con contratto a suo svantaggio. Questa è una transazione economica e non ringrazierei”. Secondo la consigliera il Festival è si un indotto per la città (il comune incassa 20 milioni in tre anni) e la stessa Rai ma questa convenzione sembra “l’inizio di un percorso di sganciamento”. La Cassini ha quindi confrontato l’attuale convenzione e quella precedente, redatta dal commissario prefettizio che regolava edizioni 2009-2010-2011.
"Prima erano dodici prime serate in tre anni ora sono tre in tre anni per un problema risparmio rai. Io dico sparisce il concetto di Sanremo come città della musica. Da questa convenzione sparisce il Premio Tenco, conosco i problemi, ma ha valore simbolico. C’è. l’impegno addobbi ma è saltato l’impegno alla promozione del fiore di Sanremo”. Critico anche il consigliere del Pd Leandro Faraldi che preannuncia “Siamo a dicembre è difficile dire di no. Sanremo ha bisogno del festival in tv, però qualcosa non quadra. Il nosotro sarà un sì ma come astensione per non danneggiare la città”.