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Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro

2 dicembre 2011 | 15:53
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Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro
Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro
Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro
Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro
Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro
Caso mense Imperia. Consegnata al sindaco Strescino la petizione con 2mila firme/L’incontro

Sulla questione il Sindaco ha parlato di una proposta ai Sindacati: “Se entro martedì e mercoledì, cosa che auspico, sottoscriveranno l’impegno, noi garantiremo il posto di lavoro agli attuali dipendenti Seris.”

Incontro stamani in Comune ad Imperia tra il sindaco Strescino e esponenti dell’oppposizione sul caso “chiusura mense scolastiche” dopo l’intenzione di procedere alla privatizzazione dei servizi dei servizi di refezione scolastica offerti dalla Seris Srl. Contro il provvedimento, che già nei mesi scorsi aveva suscitato una vibrante protesta da parte dei genitori, era stata organizzata una petizione promossa da tutti i partiti di minoranza, PD, SEL, FLI e consegnata questa mattina al Sindaco con circa 2000 firme.

Durante l’incontro, il Sindaco, ha ribadito ai consiglieri Dario Dalmut, Carla Nattero (Sinistra Imperia) e Paolo Verda (Pd) , le priorità dell’amministrazione comunale: “Daparte nostra c’è la piena disponibilità tenendo conto delle 1500 firme raccolte, non chiudiamo la porta a chi ci ha segnalato problematica” ha esordito il primo cittadino – Faccio però fatica a trovare nelle normative vigenti un indirizzo che possa consentire all’amministrazione di non mettere a galla i servizi,con questa società, la Seris”. Nei confronti della Seris la Giunta ha approvato un proroga dei tempi conferimento del servizio alla Seris fino al 31 marzo, termine ultimo entro il quale fare la gara.

Una società che non è “in house” e la cui trasformazione “in house” (società a capitale pubblico) risulterebbe complicata. “Stiamo lavorando su un programma delle società dell’amministrazione comunale ha aggiunto – Ci sono delle indicazioni molto forti sulla sopravvivenza di alcune società partecipate e non. Il nostro obiettivo è la qualità del servizio (confrontandoci con il comitato dei genitori che ci indicherà i paletti da mettere nel bando e quelli ragionevoli ce li metteremo, c’è sintonia su questo), le tariffe con costi entro un certo limite per le famiglie dell’imperiese e infine i posti di lavoro”.

Sulla questione il Sindaco ha parlato di una proposta ai Sindacati: “Se entro martedì e mercoledì, cosa che auspico, sottoscriveranno l’impegno, noi garantiremo il posto di lavoro agli attuali dipendenti Seris fino al 31 marzo. In caso contrario, nella delibera c’è l’indirizzo di attivare la procedura per attingere alla graduatoria del centro per l’impiego. L’amministrazione deve garantire i posti di lavoro cosa che fino al 31 marzo farà sia con l’accordo sottoscritto che senza.

Il capogruppo di “Sinistra per Imperia” Carla Nattero ha ribadito i motivi della contrarietà alla scelta dell’amministrazione. “I consiglieri comunali dell’opposizione insieme hanno raccolto le firme in questo mese ricevendo successo da parte dei cittadini su un argomento che noi riteniamo essenziale per la qualità della vita della famiglia e dei bambini della città. Abbiamo raccolto queste firme perché la refezione sia mantenuta pubblica, in quanto c’è la volontà, almeno sembra, dell’amministrazione di esternalizzarla. Noi non siamo d’accordo perché riteniamo che questo possa portare ad un abbassamento della qualità ponendo anche problemi di salute. Proponiamo una soluzione alternativa che veda insieme le risorse del Comune e le risorse della Seris per mantenere la gestione pubblica”.

Il caso mense verrà affrontato nel prossimo consiglio comunale di martedì quando: “Nella delibera che proporremo chiederemo anche di fare un tavolo di trattative sulla base di esperienze di altre città d’Italia che hanno la lavorato per una refezione pubblica e di alta qualità vicina alla filiera del consumo locale – ha spiegato Nattero – Siamo una città con una grande tradizione agroalimentare e anche la sua refezione scolastica deve rispettare questa tradizione”.