Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO

12 novembre 2011 | 18:18
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Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO
Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO
Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO
Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO
Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO
Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene. Sgomberato il solettone occupato/FOTO

Una trentina di persone, provenienti da diversi Paesi dell’Europa (Spagna, Francia, Belgio, Grecia) hanno “occupato” il Solettone di piazza Colombo

Tappa sanremese per gli “Indignados” in marcia verso Atene, simbolo della crisi economica, passando per Roma. Partiti da Nizza qualche giorno fa, i marciatori sono giunti nella città dei fiori nel primo pomeriggio di oggi dopo una sosta a Ventimiglia. Una trentina di persone, provenienti da diversi Paesi dell’Europa (Spagna, Francia, Belgio, Grecia) hanno “occupato” il Solettone di piazza Colombo allestendo alcune tende in vista della sosta notturna prima della partenza di domani. Successivamente il pernottamento in piazza, privo di autorizzazione, non è stato consentito dalle forze dell’ordine. I manifestanti probabilmente si sposteranno altrove.

Siamo un gruppo di persone che va a piedi da Nizza fino ad Atene percorrendo circa una ventina di km al giorno – racconta la portavoce Francesca, sarda – l’idea è quella di fermarsi in ogni città, realizzare un’accampata simbolica della durata di una notte e un’assemblea popolare aperta nella quale si discute dei problemi di oggi, ci si confronta senza necessariamente prendere decisioni”.

Democrazia, Fmi, Europa, ambiente: questi alcuni temi discussi dai partecipanti. “Quello che noi vogliamo fare è cercare di dibattere e spingere la gente a trovare un sentimento di collettività e autocoscienza”. Un gruppo, quello degli “indignados” destinato ad aumentare durate il tragitto, perché come spiega Francesca “molte persone che assistono alle assemblee decidono di aggiungersi. Siamo solo alla terza tappa”.