Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice

4 novembre 2011 | 12:34
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Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice
Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice
Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice
Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice
Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice
Ricettazione di preziosi tra la Riviera e il Napoletano: 3 arresti, nei guai anche un ex orefice

A finire in carcere anche l’ex orefice sanremese di 68 anni Luciano Amoretti di 68 anni, già agli arresti domiciliari e i fratelli Oreste e Ciro Comite.

Tre persone sono state arrestate – altre due sono latitanti – nell’ambito di un’operazione della polizia di Sanremo, che ha permesso di smascherare un giro di preziosi rubati. L’indagine, avviata qualche mese fa, ha portato nuovamente in carcere l’ex orefice sanremese, Luciano Amoretti, di 68 anni, già agli arresti domiciliari ad Imperia.

Dopo alcuni blitz e una serie di perquisizioni, tra la Riviera ligure di Ponente e il Napoletano, dove si ritiene avvenisse il traffico dei preziosi, con un giro di affari stimato in migliaia di euro, sonlo anche finiti in carcere: Giuseppe “Pino” Marrone, 64 anni, personaggio noto negli anni Novanta, per prestito ad usura ed evasione fiscale e Oreste Comite, di 54 anni. Risultano colpiti da un ordine di carcerazione, che non e’ stato eseguito per via della loro irreperibilita’: Gennaro Avallone, 48 anni, residente a Mugnano di Napoli e Ciro Comite, 51 anni, fratello di Oreste, residente a Napoli. Secondo gli inquirenti, il gruppo di persone individuate si occupava stabilmente di ricettare oggetti provento di furto provenienti da varie parti d’Italia. Un ingente quantitativo di preziosi è stato rinvenuto durante la perquisizione a casa della sorella di Amoretti ad Imperia, dove lo stesso gestiva il traffico illecito nonostante si trovasse agli arresti domiciliari.

“L’indagine – ha affermato, stamani, il dirigente del commissariato di Sanremo, Nicola Zupo, durante la presentazione dell’operazione – è partita all’inizio di quest’anno dal furto di alcune polizze di pegno al portatore. Da lì, dopo la denuncia, siamo partiti e abbiamo ricostruito la strada che facevano altri oggetti e proventi di furto fino ad individuare cinque persone che sono state arrestate per ricettazione su input della Procura della Repubblica di Sanremo”.

Si tratta di pregiudicati noti, alcuni del posto, altri che si sono trasferiti dal Napoletano e che facevano da collegamento tra la Campania e la Liguria. “E’ importante – conclude Zupo – che qualcuno effettui il riconoscimento di questi gioielli non solo, perché ci consentirebbe di restituirli al legittimo proprietario ma anche perché in questo modo si aggraverebbe la situazione processuale di queste persone. Avendo noi individuato i telefoni utilizzati per comunicare con chi effettuava il furto, andando a ritroso possiamo cercare di identificare gli autori degli altri furti”.