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Pescatori di mare e acqua dolce uniti, ancora di salvataggio per il turismo

29 novembre 2011 | 14:16
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Pescatori  di mare e acqua dolce uniti, ancora di salvataggio per il turismo

Al forum con l’assessore Renata Briano a “Mondopesca 2011” a Marina Di Carrara

Anche il turismo diventa un’ ancora di salvataggio dell’economia ligure e la crisi spinge a far fronte comune, a stringere un patto,due realtà solo apparentemente lontane: il pesca turismo della costa e i pescasportivi di torrenti e laghi dell’entroterra. Per la prima volta insieme e d’accordo, adar vita a una offertaintegrata e motivata, per contribuire allo sviluppo e al ripopolamento di tanti piccoli comunidell’Appennino ,premiaree incentivare chi promuove il turismo a bordo dei pescherecci.

Se ne è parlato a “Mondopesca 2011”, il salone della pesca professionale che si è appena concluso a Marina di Carraradove la Regione Liguria era presente con uno stand e con il “Teatro dell’acqua”, una iniziativa curata dall’associazione Mare in Italy su progetto dell’assessorato allo Sviluppo Economicoe con l’assessore all’Ambiente Renata Briano, competenteper la pesca sportiva nelle acque interne.

La pesca sportiva è“un importante volano per lo sviluppo sostenibile del turismo e delle sue eccellenze ambientali, paesaggistiche, agroalimentari con i prodotti di qualità del territorio e va incentivata con nuove forme di ecoturismo e non solo, dobbiamo recuperare terreno”, afferma la Briano che si è detta entusiasta della propostaa Marina diCarrara,che coinvolge, però, anche Turismo e Agricoltura e che per questo dovrà essere esaminata con gli assessori Angelo Berlangieri e Giovanni Barbagallo.

Negli ultimi dieci anni l’attività di pesca sportiva nelle acque interne liguri ha segnato un sensibile calo. Nel 2000 i pescasportivi in Liguria erano circa 10 mila, scesi nel 2010 a poco più di seimila, con pesanti contraccolpi per l’economia locale, a cominciare dagli agriturismi, le locande , le trattorie e gli altri esercizi commerciali.

La Regione Liguria punta alla valorizzazione del territorio rurale attraverso la pesca sportiva, semplificando le attuali leggi in vigore, studiando agevolazioni per le famiglie e per le attività didattiche e socio educative a favore dei disabili e delle scuole e, insieme con l’assessorato regionale al Turismo e le Province, progetti per dare una motivazione di vacanza nell’entroterraligure legata alla pesca e al turismo rurale.