Pagina oscurata su Facebook. La presidente del Comitato “Campanelli non conosce lo Statuto”
“Questo signore – aggiunge Annamaria – che vanta la proprietà intellettuale della denominazione “Perché la Pigna è Sanremo” deve dimostrare quando lo ha brevettato”
“Il sig. Campanelli sostiene di aver sciolto il Comitato, ma per rompere le regole deve prima conoscerle”. L’attuale presidente del comitato di quartiere “Perché la Pigna è Sanremo” risponde così alla tesi dell’ex presidente Gianni Campanelli che ieri, su Riviera 24, aveva precisato le origini dell’oscuramento della pagina del comitato su Facebook.
Secondo Campanelli, l’ufficio legale di Facebook avrebbe “semplicemente operato con la cancellazione della pagina dopo aver preso atto della documentazione che gli è stata notificata ed in particolare la dichiarazione di protezione di marchio brevettato depositato preso il Ministero Sviluppo Economico” aggiungendo che il comitato era inoltre stato sciolto.
Dichiarazione contestata dalla presidente Annamaria Scaramuzzino che specifica così la sua versione dei fatti: “Lo statuto prevede la convocazione di un’assemblea plenaria di tutti soci per proporre lo scioglimento del Comitato. Il verbale fornito dal sig. Campanelli (che attesterebbe lo scioglimento) non ha nessun valore legale. Il sig. Campanelli non conosce le Statuto. Il direttivo rimasto lo ha sfiduciato per gravi motivie si è poi ricostituito tramite assemblea plenaria con convocazione, candidature ed elezioni regolari, iniziando a lavorare a norma di legge e di statuto. Abbiamo ricostruito un’immagine sporcata e sfregiata dai membri del direttivo precedente già sfiduciati”.
“Questo signore – aggiunge Annamaria – che vanta la proprietà intellettuale della denominazione “Perché la Pigna è Sanremo” deve dimostrare quando lo ha brevettato. Lui non ha mai avuto proprietà intellettuali all’interno del Comitato, nei documenti non risulta e, nel caso, avrebbe dovuto farlo previa assemblea del direttivo. Se poi il tutto è stato realizzato da post presidente è ancora meno valido”.