Le estorsioni ai giocatori della Sanremese: marocchino presenta istanza, udienza rinviata/FOTO-AUDIO

Si e’ subito aperta con un rinvio, stamani, davanti al gup Laura Russo, di Sanremo – motivato dall’istanza di un imputato marocchino di ottenere un permesso straordinario di ingresso in Italia per motivi giudiziari – l’udienza preliminare al processo sulle presunte estorsioni ai giocatori della Sanremese, costretti secondo l’accusa del pubblico ministero Antonella Politi a rescindere il contratto prima del tempo, senza beneficiare della buona uscita.

Daif Hassam, uno dei sette imputati, ha chiesto tramite il proprio legale, Ramez El Jazzar, di ottenere un permesso per venire in Italia ed esercitare il suo diritto alla difesa. Il giudice ha cosi’ rinviato l’udienza, al primo febbraio e al primo aprile 2012. I sette imputati sono: Riccardo e Marco Del Gratta, rispettivamente padre e figlio, gli ex patron della Sanremese accusati di essere i mandanti delle minacce; Davide Ventre e i fratelli Nicola e Rocco Trazza, accusati di essere gli esecutori.

E poi, Sergio Briatore e, appunto, Daif Hassam, quest’ultimo (in concorso con Ventre e Marco Del Gratta) accusato di aver appiccato il fuoco: il 19 aprile del 2009 e 12 luglio dello stesso anno, rispettivamente a un pullman e a due furgoni Nissan appartenenti alla societa’ calcistica Carlin’s Boys, di Sanremo. "Uno dei due coimputati, un cittadino marocchino – spiega l’avvocato Luigi Patrone, difensore dei due fratelli Trazza, di Ventre e di Briatore – ha avuto conoscenza del processo dal Marocco e oggi ha presentato istanza al giudice per poter venire in Italia. L’udienza è stata, quindi, aggiornata".

Le parti offese, invece, sono i calciatori: Matteo Perelli Travaglia; Paolo Petruzzelli e Roberto Carlos Sosa. Per quanto riguarda la difesa: i due fratelli Trazza, Ventre e Briatore sono difesi dall’avvocato Luigi Patrone (per i due Trazza assieme all’avvocato Nicola Guerrera); Marco Del Gratta è difeso da Alessandro Mager; Riccardo, da Giuliana Basso e Hassam da El Jazzar.

L’audio dell’avvocato Luigi Patrone (CLICCA QUI)