Caso luminarie a Imperia: la lettera di un lettore

4 novembre 2011 | 00:17
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Caso luminarie a Imperia: la lettera di un lettore

Il mancato allestimento delle luminarie per il periodo natalizio suscita le proteste di un commerciante di Imperia

Questa mattina, leggendo il quotidiano, ho appreso che l’assessore
Broccoletti aveva indetto una riunione con i vari circoli cittadini per
concordare il da farsi in merito alle luminarie natalizie, per la cui realizzazione, come ben
sappiamo, il Comune non ha soldi a disposizione.

Orbene,  in qualità di commerciante ho deciso di assistere a tale
riunione, apportando inoltre un contributo personale. Infatti essendo
installatore certificato, ho deciso di rendermi disponibile per
l’installazione delle luminarie a titolo totalmente gratuito ed in
particolare, avendo contattato un congruo numero di commercianti di via
S.Bonfante, gli stessi si sono resi disponibili ad autofinanziarsi per
realizzare delle luminarie decenti, che potessero reggere il confronto con
le città limitrofe, le quali hanno già incominciato ad addobbare i centri.

Sono letteralmente rimasto sbalordito da quello che è emerso dalla
riunione, in particolare, dalla mancata conoscenza di quello che sono le
basi per trattare un argomento così particolare, ovvero, il costo di una
luminaria (sia a nolo che per l’acquisto), il consumo di una luminaria o
il costo di un kw di elettricità, senza tali nozioni, come si può
quantificare la spesa per tali addobbi?

Su cosa si baseranno i conti per cui il comune dà la sua disponibilità?

Ma la cosa che più mi ha fatto inorridire, è stata la proposta di un
rappresentante del CIV, che testualmente ha detto: “Per salvare la
faccia, mettiamo quattro luminarie all’ingresso della città, e devolviamo quei
pochi che abbiamo agli alluvionati del Levante”.

Ma mi chiedo, siamo giunti a tal punto, che per salvare la faccia dobbiamo
ricorrere alle disgrazie altrui?

Forse non si sono ben resi conto che, la faccia ce la stiamo rimettendo
tutti (ed in molti anche il portafoglio) non solo a livello locale, ma
anche Europeo, FORSE A CAUSA DI TALI STRANI COMPORTAMENTI.

La cosa importante, è stata che, nonostante la richiesta di aiuto rivolta
ai commercianti, non c’è stata una diretta considerazione di quello che è
stato proposto, ma anzi, ad una mia diretta richiesta di sapere se il
Comune  garantisse l’allaccio elettrico delle luminarie acquistate o
noleggiate e fatte installare direttamente dai commercianti del centro di
Oneglia, l’Assessore Broccoletti è parso disinteressato ed ha risposto:”
Dipende dal numero di luminarie installate”, orbene, questa risposta,
senza essere al corrente delle specifiche tecniche delle stesse lascia
inesorabilmente sbalorditi e sconcertati, infatti il costo della corrente
si valuta in base all’assorbimento e al tempo in cui queste rimangono
alimentate e in opera, tutte richieste che non sono state neppure poste.

E’ quindi sembrato che si richiedesse l’aiuto dei commercianti, ma
solamente se questi passano tramite i canali voluti dall’Assessore
Broccoletti (girando su un conto bancario del Comune quanto raccolto) i
quali, non sembrerebbero proprio in linea con un abbellimento della città
(inteso dai commercianti), abbellimento che dovrebbe avere come unico
scopo l’attrazione della gente in città per far compere le quali
sostengono l’economia locale ed aiutano i commercianti vessati da assurde
tasse (senza riscontro oggettivo) a sbarcare il lunario e a stipendiare
questi “amministratori”.

Credo fermamente sia giunto il momento di farci sentire, magari
partecipando a queste riunioni e facendo sentire la nostra opinione e la
nostra indignazione, che di fronte a tanta coerenza non può mancare.

Fabio MASINI