Rari Nantes: I conti non tornano

Istituita una commissione di vigilanza per controllare i costi della piscina comunale
La nomina dei componenti della commissione di vigilanza sulla piscina comunale, Piera Poilucci (PDL), Monica Gatti (Lega Nord) e Lorenzo Lagorio (PD) con la presidenza dell’assessore allo sport Luca Volpe, nasconde un duro scontro tra il comune e la società Rari Nantes che ha in gestione l’impianto.
L’istituzione della commissione si è resa necessaria a seguito della mancata risposta da parte della Rari Nantes alla richiesta dell’amministrazione comunale di fornire i dettagli delle spese sostenute. Il comune versa infatti nelle casse della Rari Nantes ben 300 mila euro l’anno di cui a quanto pare non è dato sapere nulla. L’unica risposta ricevuta dal comune è una richiesta di un ulteriore finanziamento di circa 20 mila euro come adeguamento ISTAT. Malgrado il cospicuo ammontare quest’anno sono occorsi ben due mesi per la riparazione della vasca per i disabili e le ragazze della pallanuoto, nonostante gli eccelsi, risultati devono ricorre all’autofinanziamento per gareggiare nel campionato di A1.
A ben guardare gli assetti societari qualche dubbio sulla gestione sorge spontaneo. Un affare di famiglia potrebbe essere definito per i vincoli di parentela che legano i dirigenti della società. Composta da soli 16 soci, nonostante le numerose richieste di adesione (si parla di circa una trentina) puntualmente rigettate, la Rari Nantes è presieduta da Silvio Todiere, mentre il suo ex cognato, ma soprattutto ex assessore al bilancio del comune di Imperia, Rodolfo Leone, è il revisore dei conti. A questi si aggiungono Francesca Leone, in qualità di vice presidente, e Mario Leone, rispettivamente figlia e fratello dell’ex assessore.
Questa è una questione che deve essere chiarita al più presto. I cittadini di Imperia, i veri finanziatori della piscina, hanno il diritto di sapere come vengono gestiti i propri soldi. In un momento di crisi stonerebbe un eventuale ennesimo caso di spreco di denaro pubblico.