Le dimissioni di Conti: sono irrevocabili, ma rimango a disposizione

7 ottobre 2011 | 17:43
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Le dimissioni di Conti: sono irrevocabili, ma rimango a disposizione
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Le dimissioni di Conti: sono irrevocabili, ma rimango a disposizione
Le dimissioni di Conti: sono irrevocabili, ma rimango a disposizione
Le dimissioni di Conti: sono irrevocabili, ma rimango a disposizione

“Fare un passo dietro non significa che ci siano segni di debolezza o il getto della spugna; non è nel mio stile e non fa parte del mio carattere. Non ho avuto problemi con alcun componente della società” ha detto Conti

In circa un’ora di conferenza stampa indetta per dare ragioni delle dimissioni l’ormai ex Direttore generale della Porto di Imperia tra episodi della sua vita e citazioni, ha detto molto, ma non cosa l’abbia veramente spinto a questo gesto, se non limitarsi ad affermare che era necessaria una scossa. “Fare un passo dietro non significa che ci siano segni di debolezza o il getto della spugna; non è nel mio stile e non fa parte del mio carattere. Non ho avuto problemi con alcun componente della società. Questo porto, questa grande operazione, ha bisogno di essere scossa in senso positivo. Quindi tutto ciò che può succedere, che possa dare un valore aggiunto deve essere messo sul tavolo con grande onestà intellettuale” ha detto Conti che si è anche espresso con parole di elogio nei confronti del nuovo presidente Antonino Parisi: “Il presidente è sicuramente un uomo al di sopra di qualunque posizione politica. Un professionista tra i migliori d’Italia”.
Conti lascia quindi l’incarico che occupava dal 2007 togliendosi  qualche sassolino dalla scarpa: “Su questo porto c’è una grandissima sproporzione tra i metri cubi di parole, polemiche, e gossip che fanno male. Secondo alcuni anche per una questione di invidia dovremmo essere tutti una banda di malfattori. Non mi piace essere messo in discussione sulle questioni morali. Non ho mai rubato, non ho mai trafficato armi, non ho mai trafficato droga, non ho mai fatto il pedofilo”.
Lo sfogo di Conti è proseguito contro il ritardo con cui è stata approvata la variante che considera il nodo dei problemi che hanno afflitto il porto, dando la responsabilità, tra le righe all’amministrazione: “Non è accettabile che la Porto di Imperia ha presentato una variante che è rimasta in comune per un anno e mezzo. Quella variante è stata il danno peggiore per la società perché abbiamo perso un anno per la vendita e la commercializzazione”. L’accusa principale di Conti è quella di aver temporeggiato dopo i ricorsi in procura per l’incapacità di prendersi le responsabilità: “Vi sono dirigenti in comune che devono lavorare e prendere decisioni proporzionati agli stipendi che percepiscono”.
Sebbene le dimissioni siano, a suo dire, irrevocabili, Conti conferma di rimanere a disposizione della Porto di Imperia, anche per un valore affettivo, per eventuali incarichi di consulenza.